martedì 3 luglio 2012

Virtù: a che serve l'onore, quando c'è la reputazione?

Di ritorno da Bruxelles e da Kiev, dove non ha visto la Timoshenko, l'allampanato professsore ha ripetuto ai parlamentari quanto avevamo già letto sui giornali e ne ha ottenuto le lodi, insieme alla raccomadazione di non contraddire gli interessi degli strati sociali rappresentati. Soddisfare le richieste della destra economica sarà probabilmente più facile e, infatti, sembra che su quel versante il Governo sia inerte, mentre è attivissimo nella deframmentazione sociale delle classi subalterne. Fra queste, come in Grecia, dove anziché essere licenziati, gli statali vengono assunti, di prevede una modesta limatura delle schiere dei dipendenti dei Ministeri. Dubito che si tratti di un risprmio strategico se, come si ventila, si tratterà di soli diecimila elementi. Nella pubblica amministrazione venivano arruolati manipoli devoti e sottoacculturati, in base a un tacito patto: "non sei chiamato a lavorare, io, in compenso non ti pago, se non in maniera irrisoria, notabilato di vertice, escluso". I partiti di Governo facevano, in quest'ambito, un clientelismo popolare, familiare, in rapporto al quale gli assunti appartenevano alla bottega cattolica e, pro quota, ai partiti borghesi della Prima Repubblica. in cambio di un salario di sussistenza, avevano le "malattie" contrattualizzate, nella misura di venti giorni l'anno, oltre alle ferie ordinarie e a una miriade di benefit, riferiti, realmente o per finta alla maternità e all'assistenza familiare. Gli orari erano flessibili ed era ritenuto normale - perchè, in effetti, non necessario, fare la spesa in orario di lavoro e fruire di una continua sospensione dell'attività, comunque scarsa, per permessi,retribuiti e non. Si tratterà, quindi, di un tentativo per "tastar terreno", concordando, dopo una qualche forma di agitazione simbolica, i criteri di "potatura" della selva burocratica. I sindacati neutri, la CISL e la UIL, ma a Roma anche la UGL, oltre a collocare i candidati delle loro strutture sociali di riferimento, ne favorivano la carriera, la vita comoda, contribuendo ad osteggiare chi non era della loro parrocchia ed alterava il clima, con il pieno accordo delle Direzioni. Fa, per questo, tenerezza, il riflesso condizionato scioperaiolo della CGIL, simile a quello di un pugile suonato che si metta a boxare ogni qual volta suonano al campanello di casa, in un settore nevralgico per gli assetti di potere dal quale, proprio per questo, è sempre stata tenuta ai margini. Si pongono in essere, in realtà, quegli ipocriti "comportamenti virtuosi", ai quali è subordinato il pagamento delle sanzioni derivanti dallo sforamento di bilancio che, anno per anno, le amministrazioni pubbliche, oneste e timorate, non riusciranno ad evitare e che toccherà alla Germania saldare, in base ad un bizzarro accordo europeo dell'ultimo fine settimana. E' un tocco di cattolicesimo politico in un contesto calvinista e, probabilmente, massonico. Per questo, con molte espressioni di dolore e di morale sostegno, le greggi vedranno ridursi il foraggio prima di sottoporsi, comunque, alla tonsura, mentre le aziende discriminano il personale nelle assunzioni, privilegiando il "popolo fedele" e riducendo con artefatte interpretazioni il diritto, svilito, per "ragioni" commerciali a mero folklore. Il braccio secolare, gestito da un ex Prefetto in pensione - da allora non è mai stato così attivo - nei giorni scorsi ha colpito non meglio identificati gruppi anarchici, in giro per l'Italia. Non si conoscono gli addebiti che sono stati loro mossi, né lo status attuale dei pesci colti dalla rete poliziesca, quasi si fosse voluto, oltre che dare "il senso della risposta dello Stato" all'attentato al Dirigente dell'Ansaldo, a Genova, soprattutto intimidire e metter sulla difensiva entità romantiche e disorganizzate, use al dopolavoro irredentista nei rock café o nelle cantine, nella speranza che non facciano troppo casino mentre la nazione - o, meglio, la consueta parte di essa - si inarca nelo sforzo della declamata impresa.

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