venerdì 27 luglio 2012

La capacità di prendere decisioni.

La Società ILVA di Taranto è stata finalmente sequestrata. ha seminato malattie, invalidità in tutto il comprensorio, in cambio dell'occupazione maladetta di tutte le possibili maestranza della provincia. Il Giudice, alla luce degli atti, non poteva fare altrimenti e bene ha fatto a intervenire, interdicendolo, su uno strumento di arricchimento, di clientelismo, di complicità sindacale, che, mentre denunciava, scioperava e lamentava, mai ha fatto in concreto nulla per impedire che insieme alla disoccupazione diminuissero anche le aspettative di vita. Quando è necessario, bisogna saper creare delle situazioni; se la loro evoluzione sarà positiva o se tutto sarà lasciato andare in vacca, sono considerazioni che non devono condizionare il decisore e permettere, sulla base di un compromesso morale, la perpetuazioni di obbrobri di cui pochi beneficiano - Tribunati della plebe compresi - e tutti gli altri sono afflitti. Eppure, ecco gli operai - nuovi barbari - occupare la città, i ponti e le autostrade, come fecero con successo qualche anno fa, in zone limitrofe, per evitare la retrocessione di squadre calcistiche locali che avevano alterato i campionati, suscitando i buoni uffici dei politici locali. Lavoro, si invoca, in realtà si invoca lo stipendio; la famiglia, la Curia che raccomanda moderazione, il giusto mezzo fra la vita contingente e la morte prossima. Tengano duro, i giudici, altrimenti la sentenza sulla responsabilità della Tyssen group nell'orribile fine di alcuni operai, sarà clamorosamente sconfessata, solo sulla base del numero e della pelosa speculazione sull'economia di un'area depressa. Più depressa di così.

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