venerdì 13 luglio 2012

Chi fa i conti senza l'oste?

Oggi, i telegiornali celebrano il successo del collocamento dei titoli di Stato italiani, senza accennare a nessun dato tecnico: tasso, durata, specie. Non analizzano il senso dell'investimento: compratori ecc. Ma gli Italiani non hanno smesso di spendere? Subito dopo, in termini aggressivi, si scagliano comtro le agenzie di rating, per adeguarsi alle quali, la democrazia parlamentare è sospesa in Italia, più che in Grecia e in Spagna, che, almeno, hanno ricorso ad elezioni. Pare,addirittura, che sia stata costituita una Commissione di inchiesta nazionale sulle agenzie di rating: paura, paura!! Pensavano, forse, che dopo averle compiaciute avrebbero smesso di fare i conti, come si usa(va) in Italia? La Torino-Lione si farà, se l'Europa e non la Francia e l'Italia ( dispostissima ) ci metteranno i soldi. Di chi? Dell'Irlanda e del Portogallo? Polizia e manifestanti: cornuti e mazziati. Nell'Idaho, il Professor Monti prenderà la parola, questa notte, in un meeting di capitalisti internazionali, associati in un club. Lo farà a porte chiuse, senza la presenza di giornalisti. La formazione delle giovani generazioni, tutta incentrata su criteri di profittabilità, non consente loro di coltivare altro pensiero, altra illusione che non sia quella diun successo contraddetto nei fatti, dagli anni che passano e di una mentalità propria di un mondo del tutto estraneo al loro: di origine e attuale. La frustrazione strisciante, piccolo-borghese, apre scenari tristi sull'evoluzione civile dell'Italia.

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