mercoledì 18 luglio 2012

Icone paradigmatiche.

Walmart è uno dei più grandi conglomerati del mondo. I suoi profitti ammontano a 335 miliardi di dollari. Solo la Exxon-Mobil gli è superiore. Walmart produce sottaceti e li vende alle famiglie americane,singole e plurime, agli homeless, ecc. La Walmart non conosce innovazione tecnologica. I suoi metodi si riducono ad una cura meschina, attraverso strattagemmi ingegnosi, per comprimere i prezzi dei suoi fornitori e per intaccare i salari dei lavoratori coinvolti in tutte le fasi della produzione e della distribuzione della merce. Walmart ha fatto qualcosa a cui nessuno aveva mai pensato prima: ha confezionato una nuova ideologia dell'economicità, in un marchio che avrebbe dovuto rivolgersi alla classe operaia e alla classe medio-bassa. Ad esempio: l'innovazione di Walmart consistette nel vendere i suoi sottaceti in barattoli da 3,8 litri, per 2,97 dollari. Chi diavolo avrebbe potuto rivolgere al produttore una domanda simile? Perchè, dunque, offrire il prodotto in quella quantità individuale? Era l'idea di enorme quantità a un prezzo ultra basso. I clienti di Walmart non stavano comprando solo dei sottaceti; stavano comprando il valore simbolico dell'economicità. I consumatori erano attratti dall'idea inconscia di essere complici astuti di Walmart, quasi che, associandosi a lui, avessero ottenuto di potersi impossessare di tanta roba per così pochi soldi. I poveri diavoli americani che, se avevano conservato un posto di lavoro, non avevano incrementato, in termini reali, il loro salario dal 1973 ( crisi petrolifera ) ci cascavano e compensavano, con una piccola e apparente vittoria, la loro stabile sconfitta. Anche Walmart si vale di maestranze, di operai e impiegati, ma non si può sostenere che li maltratti. Anche perché sostiene di non averne affatto. Walamrt descrive la gente che lavora per lui, come suoi soci. Ciò significa che la società non si sente vincolata a trattare i suoi lavoratori come manodopera vivente, umana, salariata. Essa, invece, impiega il linguaggio orwelliano per spiegare la sua proibizione a tappeto di qualsiasi attività sindacale nelle proprie sedi. Ne risulta una quantità di accuse sgradevoli: che la maggior parte dei "soci" di Walmart facciano abitualmente straordinari non pagati, che i salari vengano decurtati con capziose interpretazioni, che portano la retribuzione mediamente percepita in corso d'anno, a 10 dollari l'ora, mentre, frequentemente, i magazzinieri rimangono chiusi tutta la notte negli hangar, a lavorarvi. Queste pratiche hanno prodotto, contro Walmart, 63 cause legali in 42 Stati. La società ha scelto di risolvere queste cause con conciliazioni che sono costate, complesivamente, 352 milioni di dollari, una grossa somma che è, tuttavia, solo una frazione dei salari rubati e risparmiati.

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