mercoledì 11 luglio 2012

Market(t)ing

In piazzetta, a Casalecchio di Reno, polo industriale alla periferia nord di Bologna, ogni giovedì di Luglio, dopo l'orario, apre il nostro gazebo informativo. Lungo la passeggiata, fra gelatai e venditori di croccanti e palloncini, si distingue il nostro logo, seguito dallo slogan: "Credem'a me, la banca più bella che c'è!" Compresi nella spartana coreografia, in penombra perché fotografati da un dilettante con una macchinetta portatile, un mesto collega terremotato, tutto tenda e gazebo e un giovane monzunese, con un sorriso spento che sembra preludere ad un attacco di isteria. Entrambi rientreranno a tarda sera all'accampamento e all'arroccato paesino appenninico, con i propri mezzi. Ti ricordi, Mazzoni, quando ti scandalizzavi perché non ti filtravo le telefonate o quando dicevi a Fortunio che era la sguattera delle aziende? Sic transit gloria mundi. La pena, ovviamente, è a rotazione, uniforme. Per questo, nessuna indennità è prevista, nessun recupero. Se domani proporranno loro una retribuzione senza contributi previdenziali, accetteranno? Temo di si. Siamo un'azienda paesana e si vede. Anche il market(t)ing deve nascere, come la lampadina di Pico De Paperis, nel fervido cicaleccio di quell'avamposto dei campi e delle officine, senza che nessuno si ponga il problema del minimo rispetto, non dico delle persone, ma dei criteri, nudi ed essenziali, della giuslavoristica. Sono certo che, se qualcuno si degnasse di rispondermi, obietterebbe che sono prestazioni previste nelle località, sedi di fiere e mercati, sofisticando, con malignità agreste, sull'assonanza di fischi per fiaschi. Se almeno l'Area manager sostasse in mezzo a loro, come già fece fra bruti sudaticci, che partecipavano ad un torneo di volley, favorirebbe l'affluenza, sarebbe un richiamo ben più efficace; ma...poi le mogli diventerebbero ostili e, forse, a sera, anche lei non sarebbe così impeccabilmente perfetta, come siamo soliti conoscerla. Pensate che io, ancor oggi, quando la vedo, veloce e fugace, apparire alle bussole, credo sempre di vedere la Madonna. Madonna Morena. Se, sulla parete interna dell'incerata, ci fosse una fotografia di Adolfo, con le gambe accavallate a squadra e l'espressione a compasso, la scenografia sarebbe perfetta. Il nostro sventurato RDO, che alloggia nei pressi, in un appartamento ad uso foresteria, è, invece, già un personaggio in piazzetta: scrocca caramelle alle famigliole, mentre rimpiange la sua e fa venir l'ora di andare a letto. Le feriae Augusti, con la desertificazione che provocheranno, ci lasceranno solo le Case protette, come potenziali interlocutrici e in autunno, per fortuna, piove. Se fosse vero che il Credem'a me è la banca più bella che c'è...

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