lunedì 26 ottobre 2015

Quelli che non esistono.

Campionati mondiali di calcio nel 2014, Olimpiadi nel 2016. Chissà quante mazzette sono andate ad arricchire paperoni che si tutelano l'un l'altro come in ogni buona mafia che si rispetti! Se i campionati di pallone ucraino-polacchi furono caratterizzati dallo sterminio, condotto per le strade, dei tanti cani randagi, con scene terribili di cuccioli che si affollavano disperati alle mammelle disseccate e insanguinate delle madri, nelle città del Brasile si perpetua, questa volta a livello pubblico, lo sterminio dei meninos de rua, bambini e oagazzi che vivevano in strada, attentavano al turismo, derubando i passanti. Sì, vivevano..perché sono stati falcidiati dalla polizia che, se non è comandata o "unta" dagli imprenditori privati, commerciali o albergieri, si disinteressa di tutto quanto avviene alla sua portata, ingenerando la falsa illusione nei delinquentelli che tutto sia possibile. Invece no! Quando entrano in gioco interessi che vanno oltre l'incolumità fisica o patrimoniale del singolo, la polizia, da inerte si fa giustiziera e fa strage di questi semi-uomini senza identità. E' quanto avviene, è avvenuto e avverrà in funzione di un'altra inutile affluenza di turisti per i grandi eventi sportivi che la corrotta nazione brasiliana si è assicurata, in sequenza, con metodi facilmente intuibili. Non saranno disturbate le saune verso le quali i taxisti dirottano i visitatori, in cambio di una percentuale, anzi se ne incrementeranno le lavoranti, mentre la polizia, incentivata nelle sue sadiche licenze, ben pagata, alla stregua degli altri killer, dalle catene commerciali e albergiere, ben colluse con una classe politica da terzo mondo, torna ad una inconsueta efficienza sbrigativa, invade le favelas e, quando non uccide, deporta non si sa dove, né se a termine per una destinazione finale. Tanto i deportati, neppur censiti all'anagrafe, se verranno reclamati, lo saranno da genitori privi, a loro volta, di identità. La stessa sorte toccata qualche decennio fa alle prostitue albanesi, numerose sui nostri territori e oggi quasi assenti, deportate, sfruttate e fatte sparire ad affari conclusi o modificati. E' questa la sorte negli interstizi delle società organizzate e dei grandi eventi che queste ultime forniscono in mondovisione al mondo inclusivo. Gli altri non esistono.

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