venerdì 9 ottobre 2015

L'Italia reale.

la vicenda del Sindaco Marino, a Roma, è un ulteriore, inosservato smascheramento della mitomania menzognera di Matteo Renzi. Il catapultato - solo in questo senso, Marziano a Roma - chirurgo ( ce ne sono in politica, quasi quanto gli avvocati, a testimoniare le strette affinità politiche e affaristiche della sanità in Italia ). Dietro le quinte, senza mai immerdarsi nella claoca romana, lui che di cloache minori aveva comunque esperienza, ha congiurato, da segretario del comune partito, contro il suo Sindaco nella capitale, che, improvvido, aveva propagandato la "rottamazione" della corruzione romana, sull'afflato pubblicitario del suo mentore fiorentino. L'esito della rottamazione, esclusivamente costituzionale, di Matteo Renzi è sotto gli occhi di tutti coloro che lo voglione vedere, mentre la corruttela romana è tornata a giustiziare un Don Chisciotte, troppo furbo, ma semplicemente incongruo al potere reale, puzzolente, così com'è. Se il "partito della nazione" dovrà passare la mano a Roma, sarà per un ridosaggio del malaffare redistribuito, ma se perderà le elezioni nazionali, dopo il 55% per legge alla coalizione vincitrice, si accorgerà di che cosa avrà combinato. A meno che - come è probabile - non ci si passino le commesse burocratiche e finanziarie orizzontalmente - o la politica residua non diventi un otto volante di scippatori, in attività o in pausa. In due anni si è riusciti ad accantonare nella mafiosissima Roma un'altra amministrazione, dopo il saccheggio indiscriminato di Alemanno, il biennio in Regione della Polverini e dei suoi assessori arricchitisi tutto d'un colpo. Questa Italia reale, è Europa?

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