sabato 17 ottobre 2015

Prospettive e proiezioni finanziarie.

Quindici milioni di euro erogati in tre giorni ad una società con sede all'estero da Unicredit, per interessamento di Fabrizio Palenzona, l'elefantiaco dirigente inquisito per mafia. Ebbene, l'intreccio fra aziende di dubbia reputazione, mafia nostrana e russa è una triangolazione massonica in pieno stile. Il dirigente affiliato, la sua consorte russa a fare da tramite con l'oligarchia post sovietica e l'intreccio delle logge massoniche meridionali, che sono la vera e sostanziale holding della mafia, che delega ai picciotti o agli n'dranghetisti molti denari e il prestigio violento presso il volgo, hanno composto il puzzle, di non difficile scomposizione e decifrazione. Bisognerà verificare la volontà di analizzarlo e di ridurlo a brani per colpire le persone che se ne sono servite. Fra queste, in primo luogo Fabrizio Palenzona, che, poco dopo la concessione del mutuo, è diventato o meglio è stato nominato amministratore delegato del gruppo estero, pur mantenendo la sua dirigenzialità in Unicredit. La prospettiva di uno scorporo totale delle attività italiane di Unicredit, che trasmigrerebbe, come gruppo italiano, solo sui mercati esteri, potendo valersi delle cointeressenze massoniche in tutto il mondo, non parte sotto buoni auspici: la maldestra faciloneria italiana potrebbe dar luogo ad uno scoppiettio di scandali, rigorosamente made in Italy, in tutto il mondo, mettendo a repentaglio la solidarietà e la copertura fra "fratelli e cugini". Unicredit si propone come sponsor ufficiale non solo della Champions League, ma di ogni sorta di polpettone finanziario di comodo in giro per il globo terraqueo, in forme anonimamente disinvolte, veicolo spurio degli interessi custoditi dalle austere logge britanniche, in una concertazione che veicola in gioco tutte le mafie finanziariamente importanti. Una lievitazione di dimensioni della quale Fabrizio Palenzona è l'icona più confacente. Il riformismo renziano sta per conoscere una nuova tornata di annunci mediatori e vuoti di contenuti, proclami da non ascoltare né prendere nella minima considerazione se non fosse per la natura compromissoria degli italiani, alla quale faranno da sponda e supporto i buoni uffici di privati sodalizi screditati, ad esempio i sindacati. Questi cascami di una straccioneria ormai conclamata vanno lasciati decadere nella non considerazione delle persone d'intelletto e buon senso di sé. E' la forma pecoreccia del levantinismo nazionale che si effonde sul gregge mentre lo tosa.

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