venerdì 23 ottobre 2015

Lo spirito (inesistente) dei Padri pellegrini.

Il modello comunicativo ad una via, speculare a quello pseudo economico ormai vigente, conferma ogni giorno la sua valenza. La polemica, montata ad arte, sulla sicurezza in casa propria e sulla "legittima" uccisione di chi attenta ai nostri beni, ha già portato ad un crescente numero di ladri uccisi vigliaccamente, cioè a distanza, da tiratori esperti. E' successo però, nei giorni scorsi, che un giovane di venticinque anni, attardatosi nell'abitazione dei genitori, abbia sorpreso un ladro e da questi, sia stato ucciso, con un colpo di pistola. Le sfide all'O.K. Corral hanno sempre almeno due interpreti; i ladri, avvertiti della presenza di armi da fuoco nelle dimore più appetibili, se ne dotano a loro volta: rubano, in senso lato, per viviere, non per morire. Ovviamente, sulle sparatorie prosperano i movimenti popolari più egoisti e ignoranti, che su slogans istintivi fondano le loro ben riposte fortune. L'uso delle armi deve essere interdetto, le tasse devono essere pagate e la forza pubblica deve essere efficiente, anche a costo della sua vita. Per questo può sparare. Invece, i privati cittadini, che si trasformino in giustizieri dei monili di casa, devono scontare quello che definiscono l'ostello circondariale, come tutti gli altri delinquenti. Da tempo, molto tempo, la lotta di costume nella quale si è banalizzata la contesa politica, si basa sulla violazione sistematica, anche fantasiosa, della privatezza delle figure pubbliche. Si citano, per un improprio confronto confermativo, i casi della cronaca contemporanea , nei quali sono state messe in piazza le scappatelle di John Kennedy, di suo fratello Robert ( guarda caso, entrambi uccisi ); solo il terzogenito ha avuto l'accortezza di non candidarsi, in un modello sociale in trasformazione regressiva, nel quale i Presidenti sono in realtà monarchi ereditari e dinastici. In Italia lo si è fatto, per vent'anni, ai danni di un impenitente Berlusconi che non si riusciva a rimuovere per altra via, dopo averlo favorito nell'assegnazione e poi nella conservazione delle frequenze televisive. Polemiche pretestuose, quindi, a puri fini di alternanza alla mangiatoia del potere. Il moralismo strumentale e d'accatto si è esercitato verso il dimnissionario Sindaco di Bologna Delbono, lo si sta esercitando, dall'interno del suo stesso spurio partito verso quello in carica, Merola e lo si è paradossalmente usato contro il chirurgo genovese Marino, ultimo Sindaco di Roma. Sulla morale sessuale e matrimoniale ( altro pretesto ) si stanno scontrando le fazioni ecclesiastiche, influenzate, area geografica per area geografica, da politici, gruppi industriali e finanziari, in giro per il mondo. Le semplici e chiare parole del Vangelo continuano a suscitare propositi di vendetta omicida e se il "maledetto" si ostina a procrastinare la sua dipartita, ecco che una macchia nel suo "pensatoio", ne scredita i prodotti. Ebbene, tutto questo, compresa l'agida e fasulla moralità, è un supporto, una sovrastruttura, ormai globale - o meglio, totalmente imposta nel nostro crogiolo culturale, grande ma circoscritto - e si manifesta nelle cronache frettolose ed "esplosivamente" sterili e banali, che, in un attimo, fanno il giro del mondo, anche se a prestare il prorpio modesto megafono sono i trombettieri di interessi storici, localistici e ben identificati, che si mischiano per opportunismo ed efficacia ai grandi ( per dimensioni ) circuiti della menzogna e della delazione interessate.

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