martedì 6 ottobre 2015

Fusioni suggestive.

I lavori vaticani sulla famiglia proseguono. Il Papa ha fatto coming out? Il presidente del Sinodo ha chiesto agli omoessuali di dichiararsi prima dell'apertura dei lavori? A ben pensarci queste ripartizioni morali appartengono ad ogni consesso, comunità o associazione e concorrono, sotto mentite spoglie, a determinare i giudizi, le prese di posizione, le decisioni. Nel farlo, la mascheratura passa inosservata, come, del resto, per ogni altro pubblico atteggiamento, assunto, conservato e difeso dall'indagine introspetrtiva degli astanti, anche loro, in un verso o nell'altro, non esenti da peccato. Il mondo dell'editoria, in un Paese di non lettori, si concentra e la Mondadori della famiglia Berlusconi assume il ruolo di fagocitatrice di cultura, da quella d'accatto a quella qualificata. Tutte le catene librarie vanno appaltandosi e ormai il 40% della cultura accessibile fuori dalle aule scolastiche è in mano ad un unico editore. Più che un'influenza palese sulla linea editoriale, che probabilemnte non ci sarà perché è interesse primario vendere e l'influenza dei libri sull'opinione pubblica nazionale è trascurabile, si rimesterà nel calderone del mercato transnazionale per cedere il network, comunque prestigioso e vario, a qualche grande imprenditore dell'editoria straniero, come, del resto sta rapidamente avvenendo in ogni ambito industriale e commerciale in questo sventurato Paese, nel quale la borghesia è pavida e traditrice. Non è neppur detto che la soluzione finale, ovvia e scontata, rappresenti di per sé un male, un peggioramento, ma certamente il fenomeno editorio si inscrive nell'internazionalizzazione finanziaria e diffusiva del mondo contemporaneo e, in questo senso, la linea editoriale dominante risulta già trasparente. Per fortuna si salverà l'Adelphi, che del Gruppo RCS faceva parte e che tornerà invece nelle mani del suo mentore e fondatore. Dovrebbe, nella sua posizione di nicchia, ma in grado di costituire una biblioteca privata da sola, accentuare il suo spirito critico e la sua qualità letteraria. Il gregge non legge o cerca conferme, lessicalmente non sconvolgenti perché ignote e la strenna natalizia si presta al meglio alla bisogna. Che c'entra il Papa in codesto contesto? C'entra, perché anche lui, nella involutiva ( vedrete ) riaffermazione del dogma, cerca di dinamizzare l'Evangelio, proletarizzarlo e diffonderlo, ibridandolo superficialmente con tutte le varietà di sotto culture e di costumi da sempre vigenti e sottostanti alle umane genti, in un generico spirito di misericordia sospensivo del giudizio. Che, al momento opportuno, tornerà a calare sul capo degli "estranei" che se ne siano fatti suggestionare.

Nessun commento:

Posta un commento

Sono graditi i tuoi commenti