venerdì 19 luglio 2013

Insostituibili.

Senza questo governo ( penoso )le conseguenze sarebbero irrecuperabili. Ipse dixit. Tra un rimpasto e una dimissione, pur in un contesto nel quale l'uno non può più fare la morale all'altro, in questo consorzio che ricorda quello dei ladri di Pisa, che cosa c'è da recuperare? E' solo una condivisione fallimentare. Tale Lady, agente della C.I.A. a Milano, che comandò drappelli formati da poliziotti e carabinieri italiani, durante il rapimento di Abu Homar, inseguito da un mandato di cattura internazionale, firmato dal Ministro Severino, è già stato rimesso in libertà ed è in volo per gli Stati Uniti. L'hanno beccato perché faceva il suo lavoro criminale, sotto copertura, in un Paese qualsiasi, dove le autorità giudiziarie non sono state insensibili alle rogatorie internazionali, ma le autorità politiche lo hanno subito levato d'impiccio. Dei trenta Gmen rapitori, era l'unico ad essere stato identificato e inquisito. Era stato trasferito - non importa dove - ed era ancora sul campo. Questo imprescindibile governo ( ma anche altri )faranno finta di protestare. L'unico che ebbe un sussulto di dignità nazionale fu Bettino Craxi, che, pur colpevole di ruberie, fece poi la fine che tutti sappiamo, salvando la ghirba attraverso la latitanza e l'esilio, dove nessuno lo importunò, per non esserne importunato. Sbeffeggiati da americani, tedeschi e kazaki, eppure lo stallo scoppiettante di miserabili scandali non è rimovibile. Sarebbe come rimuovere il sistema che lo sottende. Anche in passato fummo sanguinosamente interferiti: dagli israeliani che fecero precipatare un piccolo aereo con tre carabinieri a bordo, decollato in missione da Venezia, per lanciare un segnale mafioso al governo Moro, che aveva stretto accordi di omessi controlli con i palestinesi, in transito sul nostro territorio. A questo atto criminale, insabbiato e taciuto, succedette la sparatoria al banco di accettazione della El Al israeliana, a Fiumicino, attaccato da un commando pelestinese, che ricevette la risposta di agenti speciali che staccavano i ticket dei passeggeri, per dissimularsi. Quando si dice la proattività. Un assaltante fu finito, al suolo, con un colpo alla testa, mentre giaceva ferito. Il governo tacque. Anche Moro ha fatto, guardando le cose in controluce, una fine da ignavo. Per chiudere, sette anni di reclusione e interdizione perpetua dal ricoprire incarichi pubblici per il direttore di un quotidiano televisivo, anzi di due, perché fu già direttore del TG1, con un'accusa miserabile. L'eccellenza del ruffiano. Ne ho conosciuto, anch'io, l'espressione. Questa e non quella narrata, è l'Italia.

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