sabato 6 luglio 2013

Il nulla al governo.

Il Nipote di tanto Zio, a capo di un'armata brancaleone tanto attinente alla società italiana, non sta facendo letteralmente niente. Annacqua, pericolosamente per i destinatari, i dettagli dei provvedimenti tecnici della Fornero e di Monti, ripristina alcuni provvedimenti di tagli di spesa pubblica, che la Corte costituzionale aveva decretato illegittimi, mette in cantiere una nuova amnistia che, con la scusa di decongestionare, per tre mesi le carceri, salverebbe forse il Cavaliere, a dimostrazione che nella controriformistica Italia, nulla veramente si muove, se non all'interno degli stessi apparati. Lo Zio e il Nipote vengono dalla scuola e dalla frequentazione di Giulio Andreotti, che, agli impegni chiari e netti, ha sempre preferito il rinvio al riassestamento magmatico, ma certo, degli apparati preesistenti, fossero essi anche collusi con la mafia. "Realtà", era il titolo del suo periodico, "il potere logora chi non ce l'ha", la sua filosofia politica e di vita. Zio ( soprattutto ) e Nipote sono invecchiati e cresciuti all'ombra del Divo Giulio e da Lui hanno appreso a controllare le dinamiche standone discosti, a non provocarle mai, ad aspettare che l'esito fosse già intravedibile, facendo finta, solo allora, di accompagnarlo. In quell'Italia in cui il potere adottava questo metodo anche con la mafia, il Mentore di Zio e Nipote è riuscito a stare al potere più di Mao Tze Tung, ma oggi, anche la nostra provincia familistica è squassata dalle interferenze finanziarie che non rispettano confini. Re Giorgio, ha scelto il Nipote proprio perchè, col supporto dello Zio, da destra e da sinistra, si continuasse a competere sugli investimenti immobiliari e un lavoro che non si "crea", tenendosi la parte per tutto il resto, come era già avvenuto almeno dagli anni '70 fra comunisti e democristiani, provocando la rinascita della lotta armata partigiana che, per sostenersi, prese accordi e mantenne contatti con l'insurrezionalismo regionale diffuso ed attinse al mercato secondario delle armi, ( quello che viene intercettato o residua da guerre e scaramucce )cioè ad una forma minore ed illegale di globalismo. Destra e sinistra, attenta la prima agli interessi più sentiti dai suoi sostenitori, parolaia e vacua, cioè proletareggiante la seconda, attendono discutendo, minacciandosi e stracciandosi le vesti che il nostro ( non il loro ) destino si compia, in una garrota di interessi debitori. Oggi, Capitan Findus - come lo chiama Beppe Grillo - si è detto angosciato dalle violenze sulle sponde egizione. Ne parlerà con la Bonino..capirai. In Egitto, "l'acqua nella quale nuotano i pesci" è tanta, anzi travalica i confini del pur grande Paese. Da loro, quando ci si incazza, non si fa finta e i prestiti prorogati dalla Unione europea non sono una "grande vittoria". Le nostre guerre sono state tutte sotterranee, ma, cumulativamente, non meno sanguinose.

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