giovedì 20 giugno 2013

Il nuovo Medio evo europeo.

In Spagna le tasse universitarie hanno raggiunto quote tali da impedire l'accesso e il proseguimento degli studi a tutte le classi popolari che ne avevano goduto fino ad oggi. L'istruzione torna ad essere censitaria ( non la cultura ) come le carriere che lo sono sempre rimaste, ma le classi popolari giovani non creeranno più problemi di intemperanza e soprattutto di critica, perchè saranno private degli strumenti per poterlo fare. Gli esiti professionali più importanti, si sa, sono ereditari; attengono a un ambiente e non a una gara di competenze che potrebbe dare degli esiti sovvertitori. Ma tropppi problemi aveva creato alla borghesia più forte l'orizzontalità delle opzioni che tanti allori aveva apportato anche ai figli dei lavoratori, anche se, con qualche eccezione, soprattutto all'estero, gli erano rimasti ad appassire in testa. La stratificazione classista si incrosta in regressive e rugose configurazioni e lo spirito critico, la capacità d'espressione delle classi nuovamente escluse, si inaridisce, si involgarisce e, anche se non si rassegna, perde in gran parte d'efficacia. Spero che i fatti mi smentiscano, ma quando la società disinveste dalla cultura diffusa, fornisce un alibi alle classi dominanti, favorendo un nuovo imbarbarimento e sofferenze morali di cui nessuno si curerà.

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