sabato 22 giugno 2013

Come i fiumi secondari d'estate.

Arida finanza. Se le liquide risorse sono assorbite dallo Stato, per mantenere il naso furi dal pelo dell'acqua, quello che resta non basta per le esigenze correnti delle famiglie e, siccome, primum vivere!, materialmente vivere, si mutilano i propri figli della linfa della cultura che, proprio perchè non serve a niente, li sosterrà fino alla fine in ogni prosaico contrasto che la vita riserverà loro. O meglio, li sosterrebbe. Troppo ottimista, mi hanno ammonito più volte: la famiglia non esiste, esistono le famiglie, molte delle quali non vengono allestite con razionalità, non predispongono prospettive per i figli, soprattutto di qualità personale, sono spesso deframmentate da separazioni- divorzi-nuove relazioni, che saranno anche "brillanti", ma certamente sono antieconomiche. Se, però, lo Stato non desse mostra di "equanimità", che è concepibile sempre e solamente verso il basso, a consolazione di ogni categoria di sfigati ed apparisse regger la parte a chi può sbrigliare i suoi "animal spirits", dovrebbe fronteggiare il rapidissimo crearsi di una ristretta ma visibilmente espansiva - nelle manifestazioni - società della ostensione dei costumi e dei consumi, a cui farebbe da contraltare una massa, ma proprio una massa, di altrettanto rapidamente impoveriti, che reclamerebbero quelle politiche di "sostegno" che i ragionieri di Bruxelles severamente censurano. Miei cari, lo stagno governativo sta per essere animato dai mortaretti di una nuova edizione di Piedigrotta.

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