martedì 30 aprile 2013

Demenze mendaci.

Il gesto violento e disperato, progettato in coincidenza con il giuramento del Governo per ritagliarsi un ultimo spicchio di attenzione, si è consumato nell'immolazione sacrificale di due poveretti capitati lì per caso e, dopo aver suscitato conformistiche valutazioni in tutti i media di regime, è già stato anestetizzato, relegato nei recessi della coscienza. Proprio come gli analoghi gesti di esasperazione che si sono consumati solo contro se stessi. La preoccupazione vera è trapelata subito dopo il fatto: si è deciso di ispessire il cuscinetto umano fra i politicanti e il popolo sofferente, nel timore che l'attuale non sia sufficiente a metterli al sicuro. Il democristianissimo Governo di accentrate intese, con una maggioranza di un conformismo disgustoso, improvviso e ipocrita non solo verso l'Unione europea, pregno di ministri non eletti in posizioni chiave o significative, ha illustrato un programma che, se attuato, comporterebbe 34 mld di euro di spesa suppletiva. Per questo, nei 18 mesi previsti per il trapasso alla cosiddetta Terza Repubblica, secondo lo scopiazzamento degli autoritari e fascistoidi governi del generale De Gaulle, per la sostituzione di Giorgio Napolitano e per la indizione di nuove elezioni, si metteranno al sicuro le modifiche costituzionali che, sul piano formale e giuridico, costituiranno un monstrum di incompatibilità e di contraddizone con lo spirito del testo preesistente, che si emenderà all'italiana, senza parere, o meglio, facendo finta di niente. Poi, si darà luogo a qualche altra trama bizantina. Il più grande amico dell'America - ma chi lo conosceva prima dell'improvvisa emersione? - è già in volo verso la Germania alla quale renderà conto delle sue buone intenzioni, implorando benevolenza e complicità. Le politiche verso le classi lavoratrici saranno incanaglite ancora di più. Si è sproloquiato sull'IMU ma, ancora una volta, si è omesso di proporsi di correggere lo scempio della Fornero. La compromissione sindacale si farà, se possibile, ancora più melensa e insidiosa; qualcuno, parte di qualcosa, farà finta di smarcarsi e proporrà nuove formazioni politiche, senza dar seguito agli intenti. Anche se il bollettino medico giornaliero del pover'uomo, precocemente vedovo da appena un mese, verrà aggiornato nei notiziari, della sua sorte non importa niente a nessuno: può darsi che si faccia o non si faccia qualche cosa per la sventurata figliola, ma ciò che preme è sfruttare l'evento per creare una cortina di risentimento verso le voci critiche e non soggiacenti che non smettono di esercitare e di propagandare lo spirito critico, verso una vicenda coperta, che ha tutte le caratteristiche del complotto e della salvaguardia di comportamenti anche criminali (i processi Berlusconi e il default del Monte dei Paschi di Siena ). Il gesto del frustrato attentatore è stato nichilistico e inutile, a parte le conseguenze per le persone, e il tristo figuro probabilmente non individuerà un mutamento nella sua nuova condizione di detenuto, rispetto alla sua precedente vita fallita, deprivata di qualsiasi prospettiva e, proprio per questo, priva di ogni solidarietà. La Lega lombarda è fra color che stan sospesi: si astiene e si riserva di verificare quanto il Governo sarà disposto ad ascoltarla, per il Nord, come faranno i grillini-cittadini ( che hanno votato contro ), relativamente al loro apprezzamento civico dei provvedimenti dell'esecutivo. Il Nord, come per decenni il Sud ed oggi la cittadinanza, sono diventate delle discriminanti lobbystiche, come, ad esempio, le "quote rosa" in ogni organismo. Il Nord, il Sud, le donne ( quali? Chi se ne arroga la rappresentanza? )si contendono correntiziamente, all'interno degli organismi partitici, una percentuale di posti di rilievo, mentre nel mondo privato valgono gli usi e i costumi tradizionali. Quest'arroganza e malafede appropriativa non solo non ha nulla di evolutivo, ma discrimina pesantemente riguardo alle qualità, alle capacità ed alla dedizione documentate. Aggiorna soltanto costumi che già ci sono stati nefasti. Chi mi conosce sa che non attribuisco a questi valori un'enfasi estremistica: le qualità, le capacità e la dedizione devono essere accompagnate dalla civile coltivazione di se stessi, dei rapporti sociali e familiari. Tutti insieme armonicamente. Invece, e ormai si nota molto, sono troppi/e gli incapaci di intendere e di volere, che ripetono conformistiche banalità, non contraddetti. Ma anche questo, probabilmente, non è casuale. Infatti, costituirsi in correnti o gruppi di pressione, in forza delle clientele che si apportano e che, per questa via si incrementano e si mantengono, serve a reclamare ed ottenere posti di rilievo e di influenza, infarcendoli di fedeli ma inani strumenti di chi li ha organizzati e condotti al risultato. Che molti di questi catalizzatori non siano noti o siano usciti dal Parlamento - nella fattispecie politica - ma mantengano la loro veste accentuata di manipolatori di uomini, di donne e di decisioni, chiude il ragionamento in maniera, purtroppo, coerente. A scemare, quindi, la televisioni e le gazzette, parleranno delle istituzioni ferite, della vicinanza all'Arma, più che ai colpiti, di evanescente identità, mentre il protagonista della dramatis istituzionale sarà costretto in un carcere e ignorato. Nessuno che dia voce all'illuso, esulando dalla punizione che gli sarà comminata a norma di legge, che non è riuscito neppure a por termine ai suoi giorni e che ora vive come sospeso verso il niente, amministrato per mezzo di ritualistiche procedure che devono essergli estranee come la sua vita. Al massimo, anche se ne dubito, sarà forse interrogato in carcere da un giornalista, quando la stabile immedesimazione nel suo nuovo, stabile, ma transeunte ruolo, avrà temporaneamente "normalizzato" i suoi pensieri e reso autocritica la sua testimonianza, ma potrebbe ostarvi la "salvaguardia" dell'icona del bersaglio colpito e di quello mancato ( quasi tutta la classe politica,improvvisamente rappattumata dalle ramazze europe e presidenziali ). Forse, al carabiniere menomato - se sopravviverà - sarà chiesto del suo stato d'animo. Sarebbe troppo bello, se volesse e potesse parlare di sé e della sua vicenda esistenziale ed evitasse il camuffamento della divisa, che pure ne ha fatto ( solo ) un bersaglio.

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