mercoledì 23 dicembre 2015

Noi ce la caviamo sempre.

Il presidentino della Repubblica Mattarella ha di fatto amnistiato i due agenti della CIA che, a Milano,, rapirono, con la collaborazione subordinata dei poliziotti italiani, Abu Omar, che fu tradotto all'estero, torturato e dopo alcuni anni, rimesso in libertà. La richiesta era stata formulata all'Italia all'epoca di Napolitano, dall'omologo Obama. Forse le "autorità" italiane sperano che la stessa propensione al compromesso a perdere alligni in India, ma, a quanto pare, non è così e la situazione indefinita, circa la certa colpevoleza dei fanti di marina, si prolumga indefinitamente ma non induce le autorità indiane a lasciar perdere. A noi non è stato concesso di processare i piloti che tranciarono il cavo della funivia del Cermis e il marine che uccise il nostro inviato al riscatto, pagato, della giornalista Sgrena del Manifesto. Così è l'Italie e, infatti, non conta niente, se non come pedina tattica, ma ininfluente. Non abbiamo neanche rivendicato i responsabili dell'abbattimento dell'Itavia, che pure non erano americani, abbiamo celebrato, ingannandolo e poi abbandonato, Gheddafi, sotto gli attacchi dei cacciabombardieri francesi, fornendo alla mini coalizione ( c'erano anche inglesi e statunitensi )le solite basi logistiche, leggi aeroporti. I profughi di quest'anno approdati sulle coste europee hanno raggiunto il milione, la cifra più alta dopo la fine della guerra civile nella ex Jugoslavia; trecentocinquantamila sono siriani. Incerto il numero degli annegati e degli uccisi, perché intercettati "in itinere". L'effetto sulla migrazione incontrollata e incontrollabile dei popoli è proprio la guerra, a meno che non si trovi una qualche Striscia di Gaza in cui rinchiuderli. Ma poi bisognerebbe bombardarli ogni tanto e il terrorismo diventerebbe uan vera e propeia guerra guerreggiata, come in Israele. Ma noi, proprio perché siamo degli ignavi, ce la caveremo.

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