giovedì 3 dicembre 2015

La truffa definitiva.

Ogni quattro giorni, un bolognese contrae l'Aids. Da anni non se ne parlava più, ma i reparti - per lo più ambulatoriali e per brevi degenze - delle malattie sessualmente trasmissibili, sono stati sempre frequentatissimi. Diminuisce l'età media dei malati: alcuni sono molto giovani. La privacy ospedaliera vieta investigazioni al riguardo, ma molti confessano apertamente di aver praticato prostitute o di aver avuto rapporti omosessuali, senza proteggersi, per aumentare il piacere. Il risultato è tristissimo. Un impiegato romano, frequentatore di chat per incontri occasionali, ha dimostrato che queste piattaforme hanno un successo inaspettato: ha infettato con il virus dell'immunodeficienza acquisita decine di donne ( recitano le cronache del Tempo e del Messaggero ), pur sapendo di essere malato. Per questo attentato cosciente alla salute pubblica, è stato arrestato. Per altro - pare - che non abbia avuto reticenze a confessare di essere sempre stato al corrente del suo stato; di che cosa si è trattato allora? Di indifferenza incosciente o di rivalsa sul mondo per la sua condanna? Sta di fatto che ha portato l'infezione dentro diverse famiglie: le sue partners erano, in molti casi, sposate e da una di loro, che se ne era accorta, è stato denunciato. Non è dato sapere quanti, fra i mariti, abbiano contratto la malattia e quanti potenziali orfani ne saranno coinvolti. Questa, per me strana, modalità di relazionarsi, in particolare, riguardo ad un pubblico e ad un'utenza femminile, se non associandola alla prostituzione, pare che abbia delle usufruitrici, in percentuali molto ridotte rispetto agli uomini, ma comunque nutrite. Qualcuna delle interlocutrici dell'untore romano saranno state proprio delle prostitute, ma, stando ai resoconti, la grande maggioranza erano donne dai mariti pigri e bolsi, spesso insopportabili. Ecco allora che i buoni uffici di Colombina, i "mordi e fuggi" con i vicini o con i colleghi, sono diventati una segreteria galante on-line, portatrice però di tutti i virus, verso uno dei quali non basterà un'opera di disinfestazione. Il rifiuto del profilattico nell'ambito dei rapporti promiscui tradisce un'incoscienza inaspettata in una società molto bene informata. La sensazione di essere "unici", perché la fila non è visibile, è un autoinganno, una roulette russa, un gioco anonimo, con il quale i veicolatori, attraverso i siti Web, accantonano, truffaldinamente, ottimi cespiti. Si tratta della truffa definitiva.

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