venerdì 11 dicembre 2015

L'ineluttabilità del fato.

Salvate le banche, a prescindere. Di banchieri competenti - ma almeno fossero onesti - non ne abbiamo. Tentiamo il salvataggio con un istituto privato ( sic!) che per statuto si propone di salvare le banche in crisi. Cassato sul nascere dalla Unione europea. Renzie ondeggia, si offende, finge di offendersi e getta la spugna. Gli obbligazionisti e gli azionisti fiduciosi ma, a loro volta incompetenti e suggestionati dalle clientele, non vogliono contribuire alle spese. Avete venduto dei prodotti inadatti, dice l'Unione europea. Forse. Costituiremo un comitato e un fondo per gli obbligazionisti. Sbagliato. Così la mentalità non cambierà mai. Abbiamo fatto scommesse nella convinzione atavica che lo Stato avrebbe provveduto e, per la prima volta, così' non è stato. L'economia reale, però, è a sua volta strettamente correlata e subordinata a queste logiche e non saprebbe districarsi diversamente. Ecco perché il salvataggio di banchette di nessuna consistenza, ma radicate sul territorio e con i loro rappresentanti nelle istituzioni, nelle logge o in Curia, è necessario per tutelare il piccolo cabotaggio. Ricominciano i suicidi, cifra morale di questi risparmiatori, come nella prima fase della crisi economica, si intentano le più strampalate cause inventandosi la legge e la giurisprudenza, montano le proteste scomposte e reazionarie dei piccoli risparmiatori gabbati, che ricordano quelle dei reduci tornati alla mediocrità della vita civile...come se non fosse stata identica a quella patita in guerra. Il metodo mercantile, trasposto sulle rive del Mediterraneo, è ancora quello dei commercianti fenici: levantino e disonesto. La facilità informale dell'approccio alle offerte incessanti sul mercato è pari alle sorprese successive all'acquisto di un bene o di un servizio, che diventano inemendabili, irrestituibili se non con ritardo ed a costo di penali inventate. Manca ancora in Italia un'avvocatura di base, eppure gli avvocati sono sovrabbondanti. Anche questo è un riferimento culturale. Manca la "class action" che non sia intentata dai Codacons o da qualche altra setta politiccizzata, la grande industria e, fra non molto, la grande finanza emigreranno all'estero e le piccole e medie imprese finanziarie saranno indotte ad ingrandirsi entrando in una spirale aggiustatoria difficilmente gestibile. Che quanto avviene sia deterministicamente necessitato è la religione di questo tempo, ma è palesemente falso. Scontata l'inabilità mentale dei governanti e degli amministratori che, proprio per questo, saranno lautamente remunerati e occuperanno quelle posizioni che, con ingenuità, altri, certamente molto più competenti, aspirerebbero a ricoprire, qualcuno si è chiesto perché alla destra venissero imputate tutte le manchevolezze del mondo e alla pseudo sinistra, in ispecie al Ministro Maria Elena Boschi, figlia di tanto padre ed in palese conflitto d'interesse, assolutamente niente? E' facile rispondere che la destra italiana persegue scopi privati ed è politicamente destabilizzante, mentre la sinistra persegue, per fini di bottega e di auto-accoglienza, gli interessi che le vengono affidati perché li tuteli secondo schemi mediatori. Per questo, nella fattispecie, il fato risulta ineluttabile e solo il suicidio rappresenta la via per sfuggirgli.

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