domenica 27 ottobre 2013

Nuovi modi di lavorare nell'ambito di vecchi sistemi.

Avete visto come fa l'imprenditoria a conservarsi ed a valersi di duttili collaboratori, in frangenti così ostili? Come facevano a continuare la loro attività in appalto da Poste Italiane SpA, quei privati postini che consegnavano in tempi rapidi quei milioni di raccomandate che non li avevano messi al riparo dalla cassa integrazione, bensì della cassa medesima? D'accordo con l'imprenditore, continuavano a lavorare sui loro motorini ed a pagarsi la benzina, in cambio dello stipendio pieno che veniva corrisposto, per sei ore dall'INPS e solo per un'ora dal padrone. Che furbo quel padrone e i suoi complici, il Capo banda e i suoi scagnozzi, quanta tradizione, koiné culturale in quella scelta! E' solo un caso della scelta subordinata e masochistica vigente in tante azienducole private, il motore scarburato dell'economia, la dinamica scoppiettante dei costi contenuti, la condizione esclusiva degli utili fuori mercato e dei dividendi costanti. Il tutto, proporzionalmente inverso al contributo che si fornisce all'economia nazionale. E le famiglie? Le prospettive di studio dei propri figli, al termine dei quali avranno queste prospettive di lavoro? Pretesti d'accasione, mi spiace dirlo, ma lo penso. Sono famiglie, sono figli anche quelli di tanti che vi sono già coinvolti e che lo saranno, casomai dalle consolatorie(?) sponde di un'altra relazione, con la quale avranno compromesso le aspettative dei componenti della prima. Ma io sono fedele e morigerato. Il mercato non ne tiene conto e il dimezzamento degli stipendi per consentire di rabberciare gli organici delle aziende, servirebbe solo a rimpinguare gli utili degli spettatori interessati. L'immodificabile volontà di ciascuno e delle accolite anche di quelle impropriamente coalizzate, di fare solo il proprio interesse, in un'ottica conservativa dell'attuale tenore di vita, come insegna la diatriba pubblica sugli alimenti di Berlusconi alla sua seconda moglie, mentre la terza incombe, in una rivisitazione del costume di mantenimento poligamico dell'Islam, non deve mai far vacillare il più esclusivo egoismo di ciascuno di noi: ogni cedimento ad ideologie inattuali, porterebbe solo noi alla rovina. Ergo, mi verrebbe da concludere, opponiamoci tutti insieme, nessuno faccia il crumiro, anche se si sta illudendo di costruirsi un futuro, nel quale non andrà mai oltre il primo piano o se si sta portando appresso, ormai come un fardello un portafoglio clienti in giro per il sistema bancario. La stabilità dei posti, anche di quelli di successo non è più assicurata e, quando si avvertirà la terra franare sotto le onde sismiche del mercato, bisognerà appaltarsi ad altro, equivalente profittatore, anche quando si pensava di essersi ormai stabilizzati in attesa della pensione. Coloro invece che si erano attestati su un accettabile livello di reddito, personale e familiare, e che perseguivano lo stesso traguardo, verranno riguardati come pigri percettori di un reddito usufruito, che si cercherà di estorcergli, riservando loro, infine, compiti mortificanti e dequalificati, in ambienti culturali e comportamentali deteriori. Che ne sarà di noi? Nulla, se aspettassimo fideisticamente un salvatore, - sarebbe ancora un'inipotizzabile situazione assurda, di stasi sopravvivente -, più realisticamente saremmo maltrattati, derubati e respinti, sia che resistiamo sia che ci facciamo da parte. E allora, tanto vale resistere. Finirebbe così, senza che nessuno si sposti di un millimetro dai suoi "particulari" e, nella logica, socialmente succube del rapporto privatistico anche nell'ambito del neo-lavoro dipendente, del ti pago per quello che decido io che tu sai e puoi fare, adattando i tuoi compiti ai miei scopi, valendomi dell'acquiescenza a tutto ciò che consenta uno stipendio, basandomi sulla collaborazione ambientale dei beneficiari di piccoli favori e speculando sulla foga aggressiva dei mercanti ingaggiati nel mio tempio. In un coordinato cenacolo di controllo del tasso di conformismo ambientale. Non si vuole ammettere, perché sbugiarda, compromette, che l'esito della partita è scontato, anzi è scontato perché è stato truccato. Da troppi anni, tredici per l'esattezza, si sono accompagnate, a cominciare da sinistra, le più pretestuose privatizzazioni, affidate a imprenditori assistiti o adirittura creati dallo Stato, come se costoro potessero e soprattutto volessero far da soli nel gestire l'impegnativo giocattolo che gli era stato regalato. A causa anche di questa incapacità, si è cercato sistematicamente di favorirli, attraverso una destrutturazione sistematica dei contratti e delle guarentigie che rendevano degno il lavoro e lasciavano alla capacità di programmare la propria vita dei lavoratori, la sua sostenibilità. Tutto questo, con ebete meraviglia è dovuto cessare, nella mente del pubblico destinatario, ma non in quella dei beneficiari che, altrimenti, non si sarebbero prestati alla recita. Lo scopo degli apparati politici era di perpetuarsi dopo aver cambiato nome e abito, quello dei sindacati era simile ma non identico: speravano di acquisire una veste economica istituzionale che il legislatore non gli ha mai voluto attribuire, nonostante una indubbia e prolungata supplenza, durante la lunga fase della mutazione ideologica del ciarpame politico. Oggi, categoria per categoria professionale, si rappattumano i cocci che si è contribuito a produrre con omissioni e falsificazioni. La società degrada a volgo inidentificabile. E' questa la società liquida?Per quel che riguarda le banche, si è rotta la cornice degli accordi quadro d'arte astratta che dichiaravano contenuti concettuali, mano a mano che svuotavano quel contenitore di quel che si era ottenuto con scioperi che, nel primo dopoguerra, si erano prolungati per oltre un mese, ininterrottamente. In questo, ha in parte giocato la sotterranea volontà delle confederazioni del lavoro, rosso fumé, bianco-giglio e verdino speranza, di omogeneizzare il settore agli altri, merceologici, nei quali hanno una diffusione a tappeto, contando anche poco come sigle di categoria all'interno della loro struttura, della quale devono seguire gli indirizzi, con qualche distinzione per la CISL, molto rappresentativa nel mondo bancario ex Casse di risparmio. La CISL, per altro, aspirerebbe ad un ruolo istituzionale riconosciuto nell'ambito del lavoro in genere. Cogestione e via a digradare..codeterminazione, fino ad un accompagnamento funebre del carro bancario, nel contesto di una crisi finanziaria che inaridendo sistematicamente le fonti di raccolta, mandando in tilt il sistema sostitivo dei fondi a investimento secco o di accumulazione, ha contribuito alla rarefazione degli investimenti nel settore produttivo, a loro volta poco affidabili per la drastica diminuzione delle commesse. Ecco quindi che il sistema è imploso e che cerca, dopo le cervellotiche fusioni-acquisizioni, già indice di insostenibilità autonoma, il demando ai contratti aziendali flessibili, galleggianti cioè sulle onde, ora calme, più spesso tumultuose, delle oscillazioni di mercato, al fine di garantire gli assetti economici, scremandoli simultaneamente. Il mondo piccolo-borghese dei bancari, mentre lotta, in cuor suo, nella speranza di salvaguardare il suo status particolare, direi personale, si adopera per salvaguardare il salvaguardabile degli apparati di mestiere, che hanno ritardato lo tsunami togliendo progressivamente le paratie a difesa dei lavoratori dal vento, d'accordo con governi di centro-sinistra, contro governi di centro-destra. A modo loro, anche le truppe d'assalto dei promotori commerciali e finanziari fanno lo stesso ( sono solo più lucrose le rendite ) scavallando da un ricco all'altro senza posa, vivendo con una protesi all'orecchio, contando balle charmantes. Finché il capitalismo resterà privo di competitori seri, potrà praticare la sua anarchica violenza anche in forme paradossali e creative, potrà infierire, deridere, insultare, disperdere e rifiutare. Servirsi e farsi servire. Bisogna quindi astenersi dalla lotta? E' un gran figlio di mignotta..si diceva un tempo e, probabilmente, è così, data la foltissima schiera che ne ha prodotta la discendenza di Eva, ma soprattutto è presuntuoso e controproducente. Si gioca comunque nel contesto e per mettersi all'ombra del potere strutturale e privato, i margini si vanno restringendo, sia per i Rambo assaltatori, sia per le belle donne. Per chi sta sul pezzo senza malizie d'accatto, la strada è segnata. Viviamo tempi interessanti, non lamentiamocene rispetto ad un fortilizio che non riusciamo più a mantenere e che è(ra) fondato su altri presupposti..concettuali, valoriali, ecc., no, materiali e viviamoli finalmente liberi dai vincoli che ci eravamo, stando al modello, autoimposti. Cum grano salis e ragione: strade alternative si dimostrerebbero senza uscita.

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