giovedì 10 ottobre 2013

Accadimenti

Il mostro di Cleveland, quello, per intenderci, che sequestrò tre ragazzine e le tenne segregate per dieci anni, per abusarne e dalle quali ha avuto non so quanti figli, si sarebbe suicidato in carcere. Noia o resipiscenza? Ora salta fuori che sarebbe morto, impiccandosi ad una finestra, mentre praticava un gioco autoerotico, un'apnea onanistica dalla quale non si sarebbe più ripreso. I secondini avrebbero omesso i controlli, ben otto protocolli e, per questo, sarebbero sotto inchiesta. Il pover'uomo, in tutti i sensi, se non si è suicidato, è stato probabilmente vittima della voluta trascuratezza dei secondini che avranno consentito a qualche altro detenuto di ucciderlo. La stesso canovaccio fu recitato da altri afflitti, nei confronti del mostro di Milwaukee, il cannibale omosessuale di giovani asiatici ed ispanici. In quel caso, l'intromissione omicida nella cella del segregato fu concordata dalle guardie ed eseguita da altri detenuti giustizieri. Anche un Vescovo cattolico nord americano, non ricordo più di che provincia, che non era riuscito a sfuggire al carcere, una volta acclarati decenni di pedofilia, fu ucciso nell'incuranza complice della guardie. Ma inventarsi che si stava facendo una sega, dopo essersi autoappeso per favorire un'erezione e un rantolo orgasmico che il viagra se lo sogna, beh, mi pare il colmo del paradosso dissimulatorio. Qualcuno deve avergli fatto una pippa. Alitalia ha bisogno, entro il fine settimana di un prestito ( per volare in perdita, per quante decadi? )di duecento milioni di euro. Il credito bancario che, privato per privato sarebbe la norma, non è neanche lontanamente proponibile, anche perché i maggiori Gruppi nazionali sono già troppi esposti verso l'allegra brigata dei patrioti. Che fare, alla luce del divieto ad intervenire per gli Stati nazionali e dell'insolvenza, a prescindere, dello Stato italiano, che dei flussi finanziari dei cittadini ha lo stesso bisogno che hanno i dissanguati delle trasfusioni? Ricorrere alle Poste private e alle ferrovie dello Stato privatizzate, in attesa, a questo punto, di un'altra finanziaria estera che le rilevi tutte insieme. Esclusa una partecipazione, non favorita sul piano finanziario e fiscale, dei ferrovieri privati Della Valle e Cordero di Montezemolo. Grillo e Casaleggio, a firme abbinate, sconfessano i deputati e i senatori del M5S, qualunque decisione decidano di prendere autonomamente in Parlamento, come se non fosse il luogo in cui si dibattono i problemi, le proposte di legge e le si vota. I deputati-cittadini dovrebbero limitarsi a fare i portavoce di un sentire popolare espresso sul web e stabilito sul web dai due Guru dell'applicazione mediatica e politica di un indistinto e contraddittorio sentimento popolare, di cui solo loro due sono gli esegeti e gli interpreti. In funzione di aperta contestazione dell'ignavia rappresentativa nazionale, anch'io, a Febbraio, li ho votati. Non credo più alle vane ciance contrabbandate da mediocri figuri, ansiosi solo di perpetuarsi, incuranti dei grotteschi effetti di questa scelta, a prescindere, che non prescinde solo dal trasformismo degli interessi consolidati,a cominciare dai loro. Ma la pretesa isterica, oppressiva, inquisitoria e pesantemente offensiva di due outsiders di trattare come loro portavoce, intercambiabili, dei designati, anche da me, a prendere delle decisioni, o meglio le decisioni che si possono concretamente assumere nell'agone pubblico, tradisce, ormai, uno scoperto atteggiamento che non posso accettare. Confermato, purtroppo, il giudizio sul deserto morale che, dopo la rinuncia alla sovranità nazionale, aleggia nell'anfiteatro dei nostri rappresentanti, non voterò più il M5S, a meno che, dalla ribellione dei designati non nasca un altro, interessante soggetto, quanto meno da sperimentare. Sul crescentone di Piazza Maggiore, in un rigurgito di mercato a cielo aperto che, in quel luogo si celebrava ogni giorno, fino ai primi quattro decenni del secolo scorso, accedendo, originariamente attraverso il Palazzo delle gabelle e provenendo dal contado, esattamente all'altezza dell'attuale Sede bolognese di Unicredit, all'angolo fra via Ugo Bassi e via Oleari, si offriva una degustazione gratuita di mortadella, sponsorizzata da Banca Intesa. La memoria contadina si è risvegliata, l'attitudine allo scrocco e alla promiscuità festaiola si è dispersa fra i banchetti, ammirata dal trofeo mortadellaro di oltre due metri, feticisticamente esposto. Matteo Renzi vede allontanarsi la possibilità di sbancare il PD e, per suo tramite, l'Italia e, senza convinzione, né capacità divinitorie sull'evoluzione delle circostanze, a malincuore, si ricandida, almeno, al Comune di Firenze. Sarebbe il colmo che lo rieleggessero, nonostante la sua latitanza amministrativa. In questo senso, ha ragione Berlusconi di disperarsi: nonostante gli anni trascorsi al potere, nonostante la sua età, avrebbe avuto ancora uno spazio non quantificabile sul proscenio delle recite ingannatorie.

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