martedì 10 settembre 2013

Storici e ricorrenti comportamenti.

Mentre la diplomazia internazionale non trova un accordo per evitare un distruttivo e tardivo intervento in Siria e a nulla vale la disponibilità di mettere sotto controllo internazionale i depositi di gas venefici che Assad non ha negato di possedere, ma di aver usato, è assoluta la volontà di ambienti americani, neppur tutti ascrivibili alla Presidenza, di attaccare e di proseguire in una scivolosissima deriva bellica. In Italia, per rimanere sotto la tutela dell'Unione europea, della quale si sono resi garanti i due maggiori partiti nazionali, si continua a far strame di ogni principio di civiltà giuridica, pur di assicurare un'impunità vergognosa ad un condannato in via definitiva, che neppure i pittoreschi regimi sud americani avevano posto in atto in forme così sfacciate e a cose compiute. Se ad Assad, come già a Saddam, a nulla varrà l'evidente inoffensività, tranne che nei confronti degli insorti fomentati, a Berlusconi verrà consentito di ricattare, non solo i suoi beneficiati-dipendenti del Popolo della libertà, ma anche l'apparato del PD, con il contributo sistematico del golpista Presidente della Repubblica. Si demanda, forse, la quarantena alla medesima Unione europea e alla Merkel, che pare intenzionata a non accogliere più Forza Italia nel Partito popolare europeo e sospingerla nei ranghi della destra, mentre noi continuiamo nella politica della compromissione che ci vale la disistima espressa e implicita, sul piano storico e su quello attuale.

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