giovedì 19 settembre 2013

La vita è un sogno di unicità.

Il papà di Marilena, detta Le', se n'è andato in una sinergia di metastasi, quando pensava di doversi inoltrare in un altro viaggio, senza speranza, al Centro europeo dei tumori di Milano. Le metastasi che si erano manifestate senza sintomi durante la loro autonoma evoluzione su un tracciato cieco, lo hanno condotto repentinamente al traguardo che non voleva raggiungere. Finché è stato curato sperimentalmente, ha sentito di essere oggetto, non più soggetto, di attenzioni; non sapeva che erano attenzioni finalizzate e sponsorizzate al brevetto di nuovi farmaci, però, di questa ricerca, ancora viveva, sperando. Quando ha constatato che non lo curavano più, ha pianto di solitudine e di abbandono. La morte non è stata pietosa, ha solo accelerato, dopo essersi manifestata nella sua nudità, implacabilmente, alla coscienza.

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