sabato 14 gennaio 2017

La maschera.

I Centri di accoglienza dei migranti sono quasi tutti gestiti dall'ex Ministro degli interni, il poltronista democristiano Angelino Alfano, che coniuga il riflesso pavloviano della Balena bianca, con le sue parentele, in senso ristretto ed ampio, di uomo del sud. Dalla laurea "breve" di suo fratello, all'assunzione del medesimo, in ruolo dirigenziale, in uno dei tanti, inefficaci, enti locali, al collocamento dei suoi uomini in tutte le posizioni, sulle quali poteva agire come ministro di polizia. Cosa farà adesso agli "affari" esteri? Le persone che dirigono i C.I.E. sono in parte indagate, amministrano ingenti risorse pubbliche, procurano ( assistendo dei poveri diavoli? ) ingenti pacchetti di voti. E dire che quei miserabili pensavano di approdare in Europa. Un allenatore di calcio giovanile di Alessandria, ha abusato per trent'anni di molti dei suoi calciatori in erba, secondo una tecnica sperimentata e mai mutata. Lo hanno scoperto, gli inquirenti, solo perchè una vittima del tecnico minorile lo ha riconosciuto, dentro a un bar, ventinove anni dopo i fatti. Quando i carabinieri hanno suonato alla sua porta, è stato un bambino di undici anni ad aprire. L'uomo era in bagno. In casa aveva una cineteca con le sue imprese. Ieri, si è suicidato in carcere. Doveva farlo prima, quando le sue tendenze si sono manifestate. Il comandante in Capo - non espresso dall'Arma - dei carabinieri, indagato per rivelazioni di dati segreti e complictà in uno degli innumerevoli scandali nazionali, è stato confermato al suo posto, dal quale potrà agire a sua tutela e valersi di collaborazioni collaterali. Va bene, anzi benissimo, che in sede di evoluzione di un'indagine in corso, non si possa dare la croce addosso a nessuno, ma mi sembra ovvio che ragioni di opportunità evidenti dovrebbero impedire simili reinvestiture che sanno tanto di strategia comune fra malfattori. Ci sono giornali che tacciono o edulcorano, diluiscono o omogeneizzano le notizie, politiche e sociologiche; ve ne sono pochi altri che invece le rivelano, le sottolineano e, in qualche caso, le enfatizzano. Questi pochi organi d'informazione, si valgono, come Wikileaks - sempre comunque benemerita - delle interconnesioni della Rete e non hanno paura di servirsene, L'hackeraggio mondiale non è privo di scopi non disinteressati, ma l'intenzione divulgativa di notizie in gran parte vere, è positiva. Ai diffusori non sono risparmiate sanzioni e persecuzioni nei regimi ademocratici ( il caso dei giornalisti di Istanbul e delle loro testate è emblematico ), come quelle rivolte ai singoli blogger a Cuba, in Russia, ai confini delle libertà ), oppure, negli Stati di "diritto" dove gli uni e gli altri sono oggetto di infamanti insinuazioni, propagandisticamnte amplificate, che nulla hanno a che vedere con le notizie pubblicate. Servono solo ad un discredito rivolto agli utenti indifferenziati, molto meno bovi, talvolta, di quanto i loro governanti-censori auspicherebbero. Ma lasciamo da parte la politica, per ora confinata nella pattumiera della cronaca, alla quale in tanti attingono in termini clientelari e rivolgiamoci alla cronaca sociologica illustratrice del contesto nascosto sotto la maschera, per lodarne l'efficacia documentale, del mondo miserabile dell'Es, nascosto dall'apparenza dell'Ego, sotto la supervisione di un Super-Io complice e realistico, anche perché legato alle logiche ipocrite di sistema. Del resto è sempre stato così, anche nella prassi comportamentale delle istituzioni morali, laiche e religiose, in un realismo dell'oppressione e dei vantaggi che, per taluni, ne possono derivare.

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