sabato 21 gennaio 2017

Il senso apparente e quello reale delle cose.

Ilaria Cucchi è minacciata, lei e i suoi cari superstiti, in pieno stile mafioso. Ha spinto troppo oltre il suo desiderio di verità riguardo l'omicidio del fratello, avvenuto in un contesto nel quale, al riparo dei ruoli scenografici, alcuni hanno pensato di potersi sfogare su di lui. Ha fatto una considerazione troppo semplice e meccanica, cuasa--effetto, reticenza-verità. Sono stati loro tre, come se quei tre non si sarebbero avvalsi dell'omertà ambientale, della falsificazione degli atti, del coinvolgimento di altre persone. Oggi, tutti insieme, dopo che un rovesciamento investigativo li ha messi in gioco, ecco che le minacce, provenienti da oltre il visibile, l'ostentato, si manifestano immediatamente, facendo presagire un altro o più omicidi, l'annichilimento morale e psicologico degli avversari che non si sono adeguati, la riconduzione dell'escrescenza nel corpo malato. Si può essere mafiosi e antimafiosi nello stesso tempo, a seconda delle convenienze? La storia d'Italia e anche la cronaca dei piccoli fatti quotidiani hanno già attestato che si.

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