lunedì 7 marzo 2016

Il crimine in guanti bianchi e quello senza guanti.

La Turchia, mentre l'Austria propone ed applica ai suoi confini, una frontiera blindata europea contro l'afflusso incontenibile di profughi per l'espandersi delle guerre, alza la posta del suo ruolo, sostitutivo di quello che fu di Gheddafi, per contenere, attraverso il suo formidabile esercito, la deviazione dei flussi attraverso i balcani e le altre vie di terra circonvicine, ma chiede, per ora senza porre le due condizioni in alternativa: sei milioni di euro per farsi pagare il disturbo e, nel contenpo, l'adesione, fino ad ora opportunamente rifiutata, all'Unione europea, con al quale c'entrerebbe come i cavoli a merenda e nella quale diverrebbe subito, un partner ricattatorio, condizionante, in grado di relazionarsi con gli Stati Uniti e di far valere un peso anomalo ed incongruo, sulla mediocre intelaiatura europea che, a queste condizioni, non avrebbe - secondo me - nessuna ragione di sussistere, divenendo anzi pericoloso pepetuarla in forme così modificate ed incontrollabili. Schengen, apllicata alla Turchia, rafforzerebbe l'afflusso di droga e sinergizzerebbe tutte le attività criminali sul continente, in particolare nella sua parte meridionale. E' per questo spauracchio che la Merkel si è repentinamente convertita alla politica dell'accoglienza ed al mantenimento della possibilità, per i rifugiati, di sciamare, una volta accolti, entro il limes comunitario, ipotesi rispetto alla quale si è da subito chiamata fuori l'Inghilteraa e tutti i piccoli e grandi Paesi post comunisti del centro europa. la Germania conta una tradizione di collaborazione, anomala culturalmente, ma politicamnete esercitata fin dall'Ottocento, con la Turchia, conta una comunità stanziale di duemilioni e cinquecentomila turchi sul suo territorio e non sarebbe in grado di resistere e, tanto meno di dirigere, una pressione concentrica proveniente dagli Stati Uniti e dalla Turchia alleate militramente. Vedrebbe infine compromesso il suo progetto "guglielmino", in capo a pochi mesi da che si è manifestato inconfutabilmente. Il rigore e la forza del ministro Schauble, si sono già stemperati in una debolezza affannosa. Quest'Europa della moneta forte si appalesa sempre di più come un agone speculativo di prossimità, anziché un mercato uniforme e coeso, forte e competitivo, in grado almeno di co-governare il mondo e risulta,anche istituzionalmente, sotto attacco da parte di entità "elegantemente, ma fino ad un certo punto" criminali. Di criminalità senza senso, si deve parlare a proposito dell'omicidio odierno di un giovane romano, sequestrato, dopo essere stato attirato con l'inganno in un appartamento, seviziato ed ucciso, per "provare", sotto l'influenza di alcool e allucinogeni, "l'effetto che fa". Non si tratta in questo caso di adolescenti: il più giovane ha ventirè anni, il più attempato trenta, come la vittima. Dall'omicidio, di cui non si è mai scoperto il coplevole, di Vilma Montesi nel dopo guerra, al massacro del Circeo, al colpo di pistola che fulminò Marta Russo nei vialetti della facoltà di Giurisprudenza, ad opera di due "ricercatori" che volevano "sperimentare il delitto perfetto", fino al delitto odierno, la cronaca romana pullula di "sacrifici" operati da pigri delinquenti di buona famiglia, neppure edotti da se medesimi di essere tali, che se ne escono, in stato catatonico in affermazioni assurde. L'assurdità dei mostri, senza retorica in questo caso. La pena non sarà neanche avvertita, continueranno a viverla "assurdamente", all'interno del carcere, dove forse riusciranno a ritagliarsi uno spazio di ammirazione e di rispetto o soltanto di paura, senza nessuna capacità di elaborazione critica, come dimostrò la ripetizione del delitto del Circeo, da parte di Angelo Izzo, nei confronti della moglie di un suo compagno di cella e di sua figlia, alle quali lo aveva indirizzato, durante una licenza, lo stesso co-detenuto. Oltre a questo, i giovani-bene erano stati latitanti, evasi e poi latitanti, ben protetti dai soldi delle famiglie, anche se non tutti sono riusciti ad eclissarsi. Uno solo, Andrea Ghira ha mantenuto la sua irreperibilità. Questi ultimi, per ora, sono in carcere e, nei loro confronti, farei eccezione ai principi - da me condivisi al cento per cento - di Cesare Beccaria che, laicamente, escluse la pena di morte. Fatto salvo, purtroppo, un contesto familiare e sociale irredimibile perché assurdo, per assurdo, a questi assurdi assassini, toglierei la vita. Per rimanere in tema.

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