lunedì 7 marzo 2016

Il carcere comodo e quello scomodo.

L'animale umano si distingue, fra i suoi simili, per lo spirito infantile di coloro che hanno, casomai, sviluppato una buona muscolatura, ma presentano un'atrofia cerebrale evidente, non a loro, ma a coloro che sono in grado di misurarne, con intimo fastidio, la superficialità i luoghi comuni, le credenze infondate. Si distingue, di continuo, in coloro che hanno una formazione critica, semantica e umanistica o analitica e scientifica, Si distingue inoltre per il maggior o minor influsso dell'erudione, rispetto all'esperienza o al sinergico interagire fra i due elementi ed al loro dosaggio. Eppure, sul palcoscenico sociale, molti, se non tutti, recitano una sorridente parodia dei loro pensieri, uniformandoli all'uso comune, pur coltivando, interiormente, presunzioni ed invidie. Lo spirito vitalistico - che non è quello agonistico e sportivo - quello introspettivo e quello votato al guadagno ( spesso nella veste di strumento dell'altrui arricchimento )attengono al sentimento interiore e trovano manifestazioni particolari nelle associazioni professionali o di mestiere, nelle accademie e negli agoni intellettuali, quelli legati all'economia dell'intellettualità. Alla fine, pur conoscendo momenti di contatto, in qualche caso spiacevole, i tre mondi principali restano autonomi fra di loro, ma non autosufficienti, per cui ricercano una "appartata" comunanza per il minor tempo possibile, nel tentativo di mettersi in condizione di maggior agio. Chi ha una visione ed una vocazione materialistica, sia che faccia parte del mondo operaio, sia di quello imprenditoriali, spesso un continuum l'uno dell'altro, snobberà grossolanamente il secondo: di norma si contornerà di discendenti asini come loro, o per inadeguatezza nel supporto scolastico o per debolezza e indifferenza nell'impegno costante, in rapproto alla comodità deresponsabilizzante della vita ereditata. Fra queste entità, fra molti equivoci ed approssimazioni, regnerà sempre, esplicitamente, ma molto più spesso sotto traccia, un clima di contesa, di lotta, in se e per se pericoloso e foriero di ogni possibile bassezza e violenza, sia che si esercitino in forme fisiche, sia che si esercitino attraverso il condizionamento sociale, dei costumi imposti e dell'attrazione e conomica. La stessa ragnatela legale, altro non è che il presidio dell'ordine diseguale che ha segnato, nei primi anni, il percorso di avvicinamento e di adattamento, all'organizzazione cangiante, ma, sostanzialmente, uniformemente univoca della società, partendo dagli studi e confluendo, in posizioni diverse e distanti, nella burocrazia della vita adulta regolamentata. In fondo, un carcere, in senso adattativo o adattatorio, vigilato con astio da ributtanti secondini.

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