martedì 15 marzo 2016

Come le malattie latenti.

Un Comune tedesco aveva, nei giorni scorsi, conferito ad un suo cittadino ultranovantenne una medaglia d'oro per i meriti documentati, meriti politici, che costui aveva accumulato nel corso del dopo guerra, a beneficio riconosciuto degli altri abitanti. Oggi gli è stata ritirata dopo che il Comune di Marzabotto ne aveva riconosciuta e denunciata l'accertata corresponsbilità nell'eccidio compiuto sul finire della guerra. Il Sindaco si è scusato: "non lo sapevo". Restano due fatti: la zelante collaborazione al rastrellamento ed alle uccisioni, consumate per vendetta, non contro i partigiani, ma contro la popolazione inerme, avvertita come complice, come fanno gli israeliani a Gaza; l'attività politica, nella quale evidentemente era versato, per tutto il dopo guerra, nell'ambito del suo comune di residenza. Nell'una e nell'altra veste di una comune burocrazia ha eccelso. Questi personaggi non ritrattano, non hanno mai sentito vergogna per i loro atti, dei quali, evidentemente, erano convinti. A nulla valgono i luoghi comuni sui paraocchi teutonici, sulla disciplijna acritica. Spesso, parlando dei tedeschi, parliamo di una popolazione fra le più evolute e l'ex decorato ha dimostrato, prima e dopo, di non fare eccezione. Quindi, la sua vita e la sua opera sono state un continuum non contraddittorio e l'affermazione del Sindaco di Marzabotto, riguardo alla necessità storica di "non abbassare mai la guardia", attesta e denuncia non un errore di attribuzione ma una empiricamnete dimostrata continuità storica antropologica, ma anche politica, nel senso meno propagandistico della parola. L'affermazione del Sindaco riecheggia i contenuti culturali ( forse senza condividerli ) degli appartenenti al Centro Simon Wiesenthal il cui lavoro di ricerca e di documentazione continua nell'analisi degli avvenimenti sintomatici di una malattia rimossa ma non debellata, ben salda, come tante altre aberrazioni morali, nella mentalità nascosta di molte persone. Se il Sindaco non sapeva, almeno, l'ex decorato non faceva parte di una lobby e nemmeno il Sindaco. Ma non c'è da starne certi.

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