domenica 9 febbraio 2014

Morale naturalistica.

Allo zoo di Copenhagen, un cucciolo di giraffa è stato ucciso con un colpo di pistola al capo e sezionato, davanti a una platea di bambini in visita, per essere destinato, a pezzi, ad analisi scientifiche e per un utilizzo delle sue spoglie per alimentare i carnivori. E' stato ucciso perché era stato il frutto di un rapporto incestuoso - come se in natura non esistessero - e, quindi, avrebbe potuto portare della variazioni genetiche involutive nella comunità delle giraffe del bio-parco. E', quindi, stato ucciso per una razionale valutazione, in un ambiente reclusivo e circoscritto; la stessa ideologia è stata alla base di modelli organizzativi di regimi politici e non si è voluto constatare come l'incestuosità dei comportamenti sia probabilmente stata indotta dalla cattività ristretta, appunto "razionale" degli animali. In quest'ambito precostituito, le possibili malattie genetiche avrebbero potuto costituire una variabile impazzita, mentre in natura si stemperano nella dispersione ambientale e delle generazioni. Il cucciolo godeva di ottima salute, ma si è voluto "impedirgli" di far danni per lo zoo, in prospettiva, dato che tutta la sua vita si sarebbe consumata in cattività. Le ripulse morali nelle comunità umane, almeno in quelle più piccole e ristrette, hanno, sottotraccia, la stessa genesi e sono funzionali alle stesse "precauzioni". Probabilmente, anche l'aborto, per le più svariate ragioni, ha le stesse giustificazioni intrinseche, sociologiche e, lato sensu, di costume. La macellazione, davanti ai bambini, mi ricorda il sacrificio di un coniglietto bianco, gettato fra le spire di un seprente boa, esposto in una teca di vetro, da un inserviente, attraverso uno sportello, allo zoo di Barcellona. Anche allora, al disperato dibattersi dell'esserino soffocato, assistettero diversi bambini che si trovavano al cospetto del grande rettile che, subito dopo averlo ucciso, piegandosi a spirale su se stesso, nell'angusto spazio, cominciò ad ingerirlo. Genealogia della morale.

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