mercoledì 12 febbraio 2014

Crepuscoli.

Roberto Antoni è morto stamattina. Ieri mi avevano chiesto notizie sullo stato del suo conto corrente: i genitori, temevano che non riuscisse a far fronte a due ordini periodici. Invece i soldi ce li aveva; un modesto, ma sempre attivo saldo, come mi era occorso di conoscerlo in questi anni di sportello, essendo lui, cliente della Sede in cui lavoro. Se io ci lavoro,lui poteva esserne il freak cliente. Quando non si cerca un approdo sicuro, si capita a casaccio, ma siccome lo scopo non è l'adeguamento ad un modello, ma la soddisfazione degli aspetti materiali della vita pur salvaguardati da un sano menefreghismo ideologico, si compete, inevitabilmente, fino alla fine, con l'ecosistema, riuscendo a trarne anche motivo di divertimento. A prendere troppo sul serio le cose, a estremizzare fino a suicidarsi, è stato proprio Freak Antoni, che è vissuto di meno e con più follia: non sono certo..con maggior soddisfazione. Conoscevo gli Skiantos, ma non mi piacevano, né, ritengo, mi sarebbe paiciuto, nella frequentazione privata Freak Antoni, durante i suoi brevi anni ruggenti, dal '77 all'80. Ma ho avuto l'opportunità di conoscerlo come cliente della banca, non mio, e di apprezzarne il garbo, la sensatezza dei ragionamenti, la malinconia evidente anche nelle poche frasi che ci scambiavamo. Sempre attento alla sua minuta amministrazione, sempre puntuale nel riconoscere quanto dovuto "alla pianista", si affacciava, palesemente affaticato, smunto e defedato alla porta, aspettava il suo turno e poneva le sue istanze con sinteticità e precisione. Accennava, a spizzichi e bocconi, più alle sue concezioni che a vicende specifiche. " una volta, sono stato femminista - mi disse a proposito della Bonino, di cui pur riconosceva le capacità - adesso le manderei a...". L'estate scorsa mi telefonò per scusarsi di non essere venuto a sistemare una questioncella, perché "ho avuto la broncopolmonite". Faceva un caldo equatoriale. Dieci giorni dopo si presentò e nel salutarmi, soggiunse, come faceva sempre: "la ringrazio per la sua gentilezza nei miei confronti". Non ha mai accennato alla sua malattia ne se ne è mai lamentato. Melanconico ha vissuto, melanconico ha condotto a termine la sua vita. D'altra parte, l'ho sperimentato ormai molte volte, si muore con lo stesso atteggiamento con il quale si è vissuto, è l'ultimo atto del nostro copione secondo genetica ed influssi coscienti ed inconsci. Freak Antoni ha preso, malgrado le apparenze, sul serio la vita che " è sempre, infine, una fregatura" e non ne ha fuggito, prudente e pudibondo, gli apetti autodistruttivi, come l'uso dell'eroina, a causa della quale si ammalò, subito dopo essersene disintossicato. La morte si sconta vivendo. Se ne è andato con la discrezione privata che ho avuto l'occasione e anche il privilegio di avvertire. Questa mattina, alla notizia della sua scomparsa, ho provato sollievo per lui e sincero dispiacere per me. Non mi capita sempre.

Nessun commento:

Posta un commento

Sono graditi i tuoi commenti