lunedì 29 febbraio 2016

Schengen.

L'europa senza frontiere, l'europa di Schengen era solo l'europa dei capitali da attrarre e veicolare senza intoppi. Di capitali ne ha attirati pochi, solo in Germania e nella City inglese ed ora che sono i profughi a premere alle sue porte più sgangherate, sono stati esplosi, in aria,, i primi colpi di arma da fuoco, oltre ai gas lacrimogeni ed alle bombe assordanti. Gli unici feriti, per ora, sono trenta bambini, al confine fra la Macedonia e la Grecia che, dopo aver ristretto il numero degli affluenti, ha conosciuto il primo sfondamento dei confini, in prossimità di una bolla satura di disperati. Prima o poi ci sranno dei morti; è nella realtà e nella logica delle cose. Dopo averli uccisi si piangerà, ci si sdegnerà, il Papa lancerà anatemi e auspicherà la misericordia, ma per i profughi dalle guerre messe in opera dall'occidente non ci sarà né tregua, né accoglienza. Per questa ragione i Paesi del continente centrale, già schiavi della Russia, sono pronti all'isolamento, mentre le loro badanti e le loro prostitute sciamano verso sud ovest; la Slovacchia è pronta all'uscita della U.E, l'Ungheria dovrebbe esserne fuori perché l'ammorba con le sue politiche fasciste. I disastrati Stati post comunisti sono in mano alle destre più revansciste, nostalgiche e razziste. I nazionalismi micro la fanno da padroni, di conserva con il nazionalismo autoritario turco, che dell'europa non fa parte, per fortuna, ma che gioca un rulo sul limes disastrato dalle frettolosamente inclusive politiche comunitarie e dalla pesante influenza della NATO. Le nazioni più indebitate cercano di approfittare dello sfarinamento per menare il can per l'aia, ma la tetragona Germania, direttamente o per bocca di qualche commissiario europeo, le richiama all'ordine ed alla sottomissione, accettando, in qualche occasione, di recitare in sincrono con i tartassati, consentendogli qualche affermazione non impegnativa perchè infondata. Le frontiere presidiate, mentre si violano in missione "democratica" quelle degli altri, non possono reggere all'urto di masse umane senza nulla da perdere e non risulta chiaro neppure a che cosa si aspiri agitando il lilipuziano "spettro" di una propria uscita dall'europa, solo perché non ci si può chiudere dentro.

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