mercoledì 1 febbraio 2012

Milone

Sotto i banchi, sull'impiantito, stagnano pozze d'acqua defluita dalle estremità meridionali dei rari viandanti.
I tappeti, opportunamente ricollocati presso il muro, sono intatti.
La neve, a quanto pare, fa perdere i riferimenti. Il mancato riconoscimento di luoghi, normalmente noti, si accompagna a sviste e sfasature orarie.
Potrebbe essere una occasione, ma viene banalmente sciupata attraverso le abusate frasi fatte.
L'unico che non ha rarefatto le sue frequentazioni è un povero negoziante.
La sua, ormai scoperta, aspirazione sarebbe di vivere, finalmente, agiato e spensierato.
La realtà empirica lo vede, invece, alla ricerca di un recupero di tre o quattro giorni su una miriade di scoperture e assegni a vuoto, sparpagliati per l'Italia, dal suo conto personale o aziendale.
Non si rassegna e continua a giocare a monopoli.

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