giovedì 26 maggio 2016

Vite sfuggenti, in una società incurante.

Ogni due minuti, un bambino scompare nel mondo. Scompare per sempre e, quindi, è rapito e, nella maggior paret dei casi, dopo l'uso, sessuale o di trapianto d'organi, viene soppresso, tanto il rifornimento è sempre abbondante. Un fenomeno così vasto non può essere anarchico, estemporaneo, deve, quantomeno, trovare un acquirente, qualcuno che ne usufrisca e presuppone un'organizzazione che non necessariamente o almeno non in ciascun caso, deve avere caratteri di "cupola" mondiale, ma certamente, in ognuno di questi casi deve poter contare sull'indifferenza, da un lato, e sull'omertà da tutti gli altri. Un uome morto da cinque anni è stato rinvenuto nella sua abitazione, in Sardegna, perchè i vicini che lo ignoravano a causa di una sua malattia psichica, avevano chiamato i vigili del fuoco quando si era prodotta un'infiltrazione d'acqua. La rimozione dell'attenzione colpisce tutti coloro che risultano anomali ed estranei ad un ambiente: è come se fossero già morti. In Francia, alle otto raffinerie di carburanti si sono aggiunte diciannove centrali nucleari, bloccate dai manifestanti contro l'omologazione del lavoro a merce, voluta dall'Unione europea. Oggi i primi dieci arresti. Quel che conta è che non si arresti la lotta, anche se segnali di estensione del fenomeno contestatario non se ne vedono. Perché ciò avvenga è necessario che la lotta dei lavoratori francesi abbia successo. Allora, i pavidi osservatori si accoderanno. L'ISTAT certifica: le retribuzioni non sono mai state così basse, da trentaquattro anni a questa parte. Si riferisce alle retribuzioni medie dei lavori parziali e precari più strampalati, miscelati con quelle in via di estinzione garantite da contratti degni di questo nome, anche se non più valorizzate da molto tempo. Ogni gioeno si rovescia un barcone nello stretto di Sicilia; i morti vengono citati in fretta, poi scatta l'incensazione retorica dei salvataggi della nostra marina militare, la stessa che in altre circostanze provocò l'affondamento di un naviglio e la morte di centinaia di trasportati. L'incidenza della crisi sugli infarti e sui tumori, dovuti allo stress, alla fatica, all'angoscia e al decadimemnto igienico delle vite compromesse dalla povertà e dalle restrizioni delle cure, hanno provocato un'impennata nelle statistiche, oggi denunciata dalle asociazioni mediche. La baraccopoli di Idomeni, in Grecia, è stata sgombearata e i profughi, temendo di perdere la loro libertà di movimento e di venire deportati in luoghi di contenimento, hanno ripreso a muoversi a piedi, verso i centri urbani maggiori, nella speranza di trovare, in quell'ambito numeroso, una sopravvivenza marginale e per sfuggire all'omologazione con gli ebrei, gli zingari e ogni altra sorta di "devianti", a cui la loro condizione, rimossa e misconosciuta, di senza terra, ma portatori di una cultura nazonale autoctono, ha apportato rifiuto, indifferenza e ostilità, provocando la rinascita, in men che non si dica, della destra xenofoba e reazionaria all'interno dei singoli Stati.

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