venerdì 20 maggio 2016

Gli scopi impliciti nell'assenza di risposte.

Un aereo della compagnia civile di volo egiziana è stato sabotato sull'asse Parigi-Il Cairo, l'asse del silenzio interessato sul caso Regeni, che mostra subito la corda in una guerra vera. Il termine terrorismo non ha senso: ciascuno utilizza i mezzi che ha e le sicure inframmettenze criminali, riguardo agli scopi, sono nell'uno e nell'altro schieramento. Uno scalzo e uno in marsina e tailleur. La storia non produce novità alcuna; siamo all'ennesima ripetizione. D'altra parte, senza conflitto, si può solo essere calpestati. Giacinto Pannella, detto Marco, è morto e, subito, la retorica incensatoria si è effusa sulle sue spoglie defedate da due tumori. Si può lodare chi non darà più fastidio, fastidio che era riuscito ad apportare proprio perché si era speso individualmente per tutta la vita al di fuori dell'apparato-partito, senza il quale la congerie dei mediocri non avrebbe futuro. Lui, a costo di sforzi, soprattutto nervosi, certamente ingenti, si è autocelebrato e ha interpretato un senso civico e laico che altro non è stato che il substrato dell'avanzata della morale mercantilista. Trovatosi solo dopo l'approdo di altri radicali della prima ora, sul fronte della testimonianza non paludata, si è dovuto abbarbicare sugli specchi per intestarsi tante battaglie e, soprattutto, tanti risultati, che hanno usufruito dei contributi di forze ben più consistenti ed organizzate e sull'azione delle quali ha volteggiato con indubbio senso politico. La prossima volta non voterò più per il Movimento 5 stelle: dopo la morte del cofondatore e l'entrata in campo, maldestra e improvvida del figlio Andrea, mi si è rivelata la natura eterodiretta, attraverso le e-mail e i sondaggi in rete, da parte di una struttura aziendale. Figurarsi se posso dar fiducia a un altro partito-azienda. Sarebbe peggio "il tacon che il buso". Che aspettarsi, d'altra parte? Mi ero illuso. Diceva Leo Longanesi che il suo voto non poteva valere quello di tanti mentecatti. Io non sono così presuntuoso, ma sento l'esigenza di estraniarmi da un mondo stupido, di stupidi venditori, per stupidi acquirenti. L'attività economica corrente corre sulla rete, sui punti vendita delle società, mentre gli unici "negozii", capillarmente sparsi sul territorio, hanno solo una valenza bottegaia e non sono facoltizzati ad entrare nel merito dei contenuti contrattuali, demandati a caselle postali in località sperdute e dalle quali non torna mai la cartolina di ritorno delle raccomandate. Così, i contratti revocati restano in essere anche se non sono più fruiti e il contenzioso resta solo un profluvio di parole scambiate per piccione viaggiatore, mentre i costi non si arrestano e le spese per un avvocato sono superiori alle tariffe orizzontalemnte applicate anche ai recedenti. E' un mondo di una volgarità senza pari, adatto a gente volgare e che diseduca alla volgarità, la prima delle quali è l'assenza di risposte.

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