venerdì 27 maggio 2016

La vite scempiate.

Da domani anche il secondo Marò sarà di ritorno. I due pescatori che ha ammazzato non hanno questa possibilità anche se le loro famiglie sono state ricoperte d'oro dalla diplomazia italiana. Lo spettacolo del rigore giudiziario di facciata - che non è riuscito a fissare ancora la data della prima udienza - e dell'inane ma reiterato lavorio delle autorità italiane, è giunto all'epilogo; anche il formalismo giuridico continuerà ad esercitarsi, non nelle aule di tribunale, ma nelle cronache nazional-popolari dell'una e dell'altra società mediatica. Intanto, a quattro mesi dall'uccisione di Giulio Regeni, l'ultimo disperato appello della madre del giovane rivela e denuncia l'appeasement fra due Stati alleati dal commercio delle armi, dal respingimento dei migranti e da potenziali sviluppi sul campo dei pozzi petroliferi libici. E' già tornato a Il Cairo il nostro ambasciatore? Sono state interrotte le forniture della nostra industria bellica? L'Italia ha promosso un'iniziativa per denunciare lo stupro quotidiano degli oppositori che, prima del colpo di Stato, erano stati maggioranza elettorale? In Brasile trentatre sadici dementi straziano una ragazzina, mettendone a rischio la vita fisica e compromettendo quella psichica, postandone il filmato su twitter, sul quale hanno ottenuto undicimila contatti e più di cinquecento "mi piace", prima dell'oscuramento. Dopo una condanna in primo grado, la prescrizione del reato contestato non matura mai. Mi sembra una cautela elementare contro le dilazioni studiate per evitare il giudizio, ma su questa proposta le coalizioni politiche si sono sfaldate, o meglio, si è frantumato il P.D. dato che, a destra, non ci sono mai state posizioni differenziate al riguardo. Sul fronte della pseudo-sinistra, venuta meno l'etica assolutistica del P.C.I. che deteneva saldamente il monopolio dell'opposizione che contava, la moralità e la sensibilità verso le conseguenze di ciascuna fra le varie condotte, si sono fatte contraddittorie, radicalizzandosi. A sentire le arringhe della pubblica accusa e del collegio difensivo nei confronti di Giulio Bossetti, la rappresentazione della realtà cambia anteticamente i connotati dei protagonisti: unica assente Yara Gambirasio. L'ultimo sopravvissuto alla bomba atomica inaugurata a Hiroshima, si è lasciato abbracciare dal Presidente degli Stati Uniti ed ha mancato di memoria e di rispetto verso coloro che furono ridotti a un'ombra e a quanti morirono di malattie oncologiche provocate dalle radiazioni. Non era, nella circostanza, un atto privato fra Barak e..., ma un gesto politico troppo comodo e per nulla impegnativo tra il Presidente della potenza che aveva ritenuto di testare sui musi gialli la sua nuova arma ed una cavia fortunosamente sfuggita al test. Quelle tratte dalla cronaca sono condotte accompagnate quotidianamente dalla congerie di mediocrità, omertà, calcolo servile, giustificazionismo d'ambiente e di preminenza, ritualizzati e rifiutati solo quando vengono sbattuti in faccia al pubblico, ovviamente ritualmente, come un esorcismo che, per sostenersi e perpetuarsi ha bisogno che questi fenomeni si ripetano.

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