giovedì 12 maggio 2016

I correttori di bozze.

A Parigi e in tutta la Francia, socialista, bellica e terrorizzata, si è consumata la "loi travail", un copia e incolla del "job's act", entrambi riproduzione nei mercati "secondari" delle disposizioni "imperiali", con scontri nelle strade. A Roma, intanto, i senza tetto, scatenavano la loro terza rivolta nell'arco di un anno: le occupazioni e gli sgomberi pre-elettorali dei locali sfitti, a Bologna, hanno il tono, al confronto, delle contese "istituzionali", nel reciproco riconoscimento e rispetto, come fra giudici levatisi dal letargo della prima Repubblica e politici ladri come prima, come sempre saranno, dato che lo sono sempre stati. Qualcuno fa notare che, pur scontando le balle propagandistiche, Donald Trump, negli Stati Uniti, rappresenti solo lo spirito isolazionistico del conservatorismo nord americano, che la finanza globale e gli interessi energetici hanno risospinto verso una mirata e multiforme politica imperialistica, nella quale i Clinton, da sempre foraggiati da ed interpreti degli interessi di Wall Street, agirebbero da protagonisti. Anche sulla baggianata dell'esportazione della "democrazia" in zone antropologicamente estranee a questa sub-cultura, la cornutona riecheggia più che Bush - che mai la citò - la stampa finanziaria. Sta di fatto che, almeno nelle dichiarazioni, Trump rappresenta meglio, sia pur paradossalmente, gli interessi contenitivi dell'invadenza dissolvitrice della finanza, le ridotte capacità di resistenza delle maestranze statunitensi, interpretando in termini essenziali e rozzi i principi agitati dovunque dalle destre populiste: in Italia dalla Lega. Ma, ancor più paradossale ( apparentemente ), è che l'establishement del partito repubblicano americano, i due ultimi presidenti, padre e figlio, che ha espresso, non lo sosterranno e che, in giro per il mondo, l'ipotesi Trump spaventi realmente le classi privilegiate che non lo avvertono come rassicurante, come uno dei loro rappresentanti. E' matto, dicono, avendo riguardo all'interpretazione dei loro interessi. La Roda Clinton, il clan ridottissimo ma concentratissimo, costituitosi fin dagli anni dell'università, che ha resistito, per i vantaggi che rappresenta, ad ogni intemperanza sessuale del bel gigione, amante ed esperto di sesso orale, certamente non li "tradirebbe" e dovrebbe e saprebbe remunerare chi ha investito miliardi ( cinque ) di dollari fino ad ora, sulla sua candidatura, appagante anche per i "benestanti" europei. Il pampa-Papa sembra all'opposizione, ma in realtà segue e asseconda l'onda: eccolo, di annuncio in annuncio, al diaconato femminile, ordine laico e minore di una Chiesa senza sacerdoti. Codeste, se saranno istituite, potrebbero celebrare matrimoni e battezzare i nuovi cattolici. Un impeto di modernismo imitatorio e di facciata in mansioni che non "pregiudicherebbero" il governo della Chiesa, ma conferendo alle "ministre" una visibilità vanitosa, ne assicurerebbe l'insopportabile pedagogica invadenza, in ogni occasione nella quale, anche un cortese rifiuto, sarebbe considerato come uno sgarbo. Non dovrebbero accontentarsi di questo: ad esempio, le suore dovrebbero rivendicare la loro sessualità. Ma non impegneranno, né loro, né i sacerdoti, la Chiesa e le sue gerarchie in un dibattitto impossibile: il Papa adesso modernizza tutto e niente, "motu proprio", cioè d'imperio. Come Renzie, Hollande..tutti correggono il copione.

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