martedì 6 agosto 2013

Prevedibilissimi eventi.

L'intervista, ingenuamente concessa dal giudice Esposito è stata manipolata, provocatoriamente e interpretativamente. Ma si continuerà a divagare sull'argomento finché servirà. Un illustre filosofo contemporaneo, Karl Raimund Popper, aveva elaborato una teoria semantica e concettuale che porta il nome di falsificazionismo. In Italia, gli adepti di questo metodo sono annidati nei centri di potere e, presenti in quegli ambiti, ne divengono totalitari e nulla di vero si può da loro assumere. Un altro officiante del falsificazionismo, il Ministro Saccomanni, al quale ha subito fatto eco il Nipote Letta, in procinto di andare in ferie, propone il mantra delle chiacchiere agostane che poi si propone di riprendere da settembre in poi: la crisi è finita. Lo dice proprio mentre l'ISTAT pubblica l'ottavo report consecutivo al ribasso dell'economia italiana. Due mesi fa aveva ventilato un'ulteriore proletarizzazione della classe lavoratrice italiana, buttando là l'intenzione di "consentire" un pensionemanto vecchia maniera, con un'ulteriore riduzione del percepibile dell'8%. Dal 70% al 62%. Prospettive ingannevoli e infondate, oltreché, prospetticamente avviate a quel 50% del percipiendo che, d'accordo con i sindacati confederali, si prospetterebbe anche per le retribuzioni, attraverso l'adozione dei disoccupati giovani. Beceraggini ecomiche e concettuali, soprattutto falsificatorie delle prospettive reali dell'economia e della società italiane, per diversi anni ancora, contrassegnate dal precariato nel quale si cercherebbe, con l'inganno, di far precipitare chi è soggetto e tutelato da leggi meno "improvvisate" di quelle che si enunciano, ammesso che quest'ultime vedano la luce e che la vedano nella forma enunciata. Comunque da respingere. Mentre il metodo criminale già si esercita per salvaguardare Berlusconi dalla sua prima condanna, in nome di un'altra falsificatrice "insostituibilità" di un governo inerte e falsificatore.

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