giovedì 8 agosto 2013

Fare il culo ai passeri, ovvero come sovraperformare il mercato.

Da qualche mese, le banche, quelle di nome e di fatto, hanno cominciato ad applicare il nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro e hanno dato luogo a due turni di lavoro, per squadre omogenee, assicurando la consulenza commerciale e l'assistenza al cliente fino alle ore 20. Al miglior servizio prestato alla clientela personal e corporate, si è aggiunto un più proficuo utilizzo della forza lavoro e si sono coniugate esigenze di mercato ( difficile ), lasciando intatte le garanzie del personale. Le banchette esattrici dell'utile della spremitura dell'ex élite del lavoro dipendente, si sono per ora ritratte, in gran parte, nel loro ruolo e lavoro di rivalsa ( di seconda o terza scelta ), armonizzando costi e ricavi e riservando questi ultimi, in una proporzione stimata, ai dipendenti, ai dirigenti e agli azionisti. Solo qualche d'una, fuori dal contratto e dalle prassi del credito, afflitta dall'invidia della rana verso il bue di Esopo, cerca di contrastare il mercato e di sovraperformarlo, richiedendo ( ma è un eufemismo )alle proprie salmerie, in buona parte giovanili e baldanzose, di prolungare miratamente il servizio e ai ruoli esecutivi di supportarli e di svolgere, quindi, un servizio concorrenziale due volte, in quanto non pagato, né recuperato. Quasi tutto, neppur registrato. E' il segreto del successo nazionale. Deve trattarsi di quell'economia sommersa, in varie vulgate, di cui parlava a suo tempo, per magnificarla, la Vittima condannata di Arcore. E, come è dimostrato, anche la speranza nei figli è vana.

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