venerdì 30 agosto 2013

La realtà delle parole.

La crisi siriana ha rivelato quella degli alleati nella Nato. Se i promotori dell'interferenza bellica, a favore degli insorti, che loro stessi hanno fomentato, solo a livello governativo e contro la maggioranza della propria opinione pubblica, sono certi di voler agire, altri tradizionali reggicoda sono questa volta su posizioni renitenti. La ragione principale è da ricercarsi nei costi che una nuova prepotenza bellica comporterebbe su già indebitate economie. La Germania è contraria perché non individua interessi, né storici, né attuali, in conflitti di puro interesse imperialistico o neo-coloniale, ai quali, per ora, presterebbe solo i suoi soldi. E di soldi, la Germania riunificata e di nuovo leader, ne esige e non ne presta più. Per questo, anche i promotori del tardivo "intervento umanitario", sono incerti, nicchiano. Dovevano decollare mercoledì scorso, dicono di volerlo fare mercoledì prossimo. L'Italia, questa volta, si nasconde dietro una impossibile decisione favorevole del Consiglio di sicurezza dell'ONU, i canadesi escludono, in questa circostanza, la loro partecipazione, mentre i Turchi non vedono l'ora di menar le mani e approfittare della confusione per dare una ripassata ai Curdi, sui confini comuni. Intanto Hamas, che si è vista recidere il contatto con i Fratelli musulmani in Egitto, si prepara ad incursioni mirate verso Israele, i Talebani "approvano" l'ipotesi d'intervento dei loro nemici asseragliati solo nella loro capitale mentre le possibilità d'azione in guerre non convenzionali, altrimenti dette terroristiche, aumentano, sia per reazioni endogene fra Arabi, sia per incidenza di "diversa diplomazia", fra potenze, sullo scacchiere mediorientale e non solo. Quanto a noi poverelli, come sarà possibile dimostrare che saremo - se lo saremo - estranei questa volta? L'alto comando NATO per le operazioni nella zona interessata è a Napoli, la regia bellica vi si svolgerà, la base di Pisa rigurgita già di aerei da trasporto di armi e beni di sostentamento e ci sono, sul suolo nazionale, basi di esclusiva pertinenza americana, che pagano un affitto per agire indipendentemente dall'accordo con l'Italia, che le ospita. Dire una cosa per nascondere il suo contrario? Non ci dovrebbe essere problema, sono certo che ci riusciremo.

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