mercoledì 7 agosto 2013

Esegeti del padrone.

A dar corda ai malfattori, ci si rimette. Il vecchio giudice, che ha ritenuto di non sottrarsi ad un confronto giornalistico, è stato tirato, insieme alla merda, nel ventilatore. Nella registrazione sembra un buon diavolo, parla in dialetto e risponde a tono, familiarmente, ad una domanda sull'oggettività o meno del "non poteva non sapere" e risponde negativamente, senza cogliere il tranello sottinteso alla domanda che col merito del giudizio non c'entrava niente. Il bonario giudice, che per ruolo è un dottrinario, afferma infatti che Berlusconi sapeva e soggiunge che era minutamente informato da Tizio, Caio e Sempronio. Presumo che non si riferisse a persone reali o che, in ogni caso non sia lecito sproloquiarne fina alla pubblicazione del dispositivo della sentenza. Le parole, pur calibrate, di Berlusconi e quelle squilibratissime dei suoi corifei hanno superato il limite dell'eversione e tutto questo per le private brighe di un arricchito, che purtroppo sottendono trame e filamenti di un costume criminale e criminogeno che si è trascinato dietro dalla cosiddetta Prima repubblica. I cavillosi esegeti sono più che mai i Farisei del Tempio ( massonico ).

Nessun commento:

Posta un commento

Sono graditi i tuoi commenti