domenica 4 agosto 2013

Morti che camminano.

Ormai gli Stati nazionali sono privi di potere legislativo, che non riguardi ad es. il pur importante trattamento degli animali domestici. Probabilmente, anche quest'ultimo, nel solco delle direttive europee, che sono tratte da quelle dei Paesi più importanti, cioè di quelli più ricchi. A destra, si teme fortemente di essere costretti, per la prima volta, al puntuale pagamento delle tasse; a sinistra ci si adegua a ogni sorta d'imposizione, da cogestire con i sindacati. Il rischio di accentuazioni autoritarie sussiste, come sussiste il rischio di implosione del corrotto sistema. I vincoli agli intrallazzi interni è probabilmente una delle cause - minore, ma non trascurabile - del mancato scampato pericolo per Berlusconi: aver dovuto abbandonare il Governo, al quale era stato regolarmente eletto, gli ha impedito di aggiustarsi la legislazione, valendosi delle competenze dell'Avv. e On. Ghedini, al quale doveva aver confessato la sua colpevolezza e che, per questo, per molti anni lo ha difeso dai processi. Nuove sentenze incombono e il grido, ripetuto chissà quante volte: "io resto qui!" ( ai domiciliari? ) risulta depotenziato. Se sarà la promogenita Marina a sostituirlo al vertice del remake di Forza Italia, si tratterà di una nomina frutto di una designazione, di una cooptazione interna ad un'azienda, di cui Marina seconda, come Silvio primo hanno compiuta conoscenza, mentre ignorano i rudimenti tecnici della politica.Non sarà il frutto di una delibera congressuale ( con tutti i giochi loschi che vi sottendono ). Purtroppo, in assenza di un vero potere domestico da contendersi, le corporazioni magnatiche si affrontano per la tutela, ormai fisica, di privilegi extralegali o di qualche beneficio pubblico con il quale continuare ad arrangiarsi. Forse, gli uni e gli altri, sono morti che camminano.

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