mercoledì 21 marzo 2012

Obiettivo: diminuzione dei salari.

E' proprio così. Nel blando mondo sindacale impiegatizio bancario è stato sottoscritto, un giorno prima che il Governo procedesse ad una serie di liberalizzazioni di orario, non solo un adeguamento agli orari dei negozi: fino alle 20 o, in casi particolari, alle 22 p.m., ma anche un altro fumoso "fondo di solidarietà" che, prevedendo un part-time "volontario" dei lavoratori anziani, consentirà loro di "adottare" un lavoratore giovane che sarà retribuito 1.180 euro netti. Su questa base, sarà rinnovata, per vecchi e giovani, la parte economica del contratto di categoria. la parte normativa non viene aggiornata da molti anni, perché non esiste più nessuna normativa, ma solo accordi quadro, anzi cornice, all'interno della quale si fanno scorrere, come slides, le peggiori e incompiute pitturazioni. Siccome i contratti di categoria, sono figli minori di linee di politica economica che i sindacati confederali interpretano ( quindi anche la CGIL ), l'esempio è emblematico, anche se particolare. Sullo sfondo, una ventata di licenziamenti da gestire con brevi e non chiaramente quantificati ammortizzatori sociali; ma è lecito suppore xhe si tratterà di una sussistenza ribassista. Questo è l'avvenire del nostro lavoro. Di questa situazione è corresponsabile anche il levigato Presidente della Repubblica, comunista di lungo corso, con 59 anni di attività parlamentare alle spalle. Con "realismo" tipico della tradizione comunista, si è fatto promotore e catalizzatore di questo scempio, a dimostrazione patente, dei limiti di una visione materialistica della vita, economica e non. Per me non è stata una sorpresa. In italia esiste un movimento sindacale che, soprattutto per evitare inutili e controproducenti sussulti para-terroristici e un'altra uscita, ancora più a destra, dalla crisi, ha il dovere di giocarsela con metodo, ma, soprattutto, coraggio. Alludo, ovviamente, alla CGIL.

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