giovedì 29 luglio 2010

Epigrammi

Raoul Grassilli è uscito di scena in punta di piedi, coerentemente con la sua recitazione misurata e grave nello stesso tempo. E' stato un attore quasi esclusivamente televisivo, quando la prosa il venerdì e la trasposizione delle maggiori opere della letteratura era uno degli scopi produttivi e culturali della televisione pubblica in bianco e nero.
Uno dei tanti prodotti dell'Accademia dell'Antoniano, oggi desueta.
Ritiratosi dalle scene, si è adoperato a favore della casa di riposo per gli artisti di via Saragozza, che ha diretto per alcuni anni, fino alla fondazione dell'attiguo teatro delle Celebrazioni, di cui è stato direttore artistico nel primo decennio della sua attività.
Poi si è definitivamente ritirato a vita privata. Anche il ristorante del fratello, conservato per un po' dopo la sua morte, è passato, da molti anni, di gestione. Poco, o meglio, nulla si sapeva di lui, fuori dalla cerchia dei familiari e, come se fosse irrimediabilmente particolare, come tanti dei suoi personaggi, se ne è andato, insalutato ospite.

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