sabato 9 marzo 2013

Memento.

Si è sparsa la voce, violatrice del segreto massonico che vige al Credem'a me, che un povero Christian, in prova da diciotto mesi, sotto le mentite spoglie di un contratto di inserimento, evoluzione del precedente di formazione e lavoro, pur essendosi sfessato per le agenzie, non sia stato confermato. Non avrebbe dimostrato una furia delirante per l'attivismo mercatorio, per la depredazione dei rimasugli altrui. Dopo essersi sfinito con le levatacce, i ritmi da cottimo ed avere più che proporzionalmente ridotto il reddito percepito con benzina, manutenzione e multe, non rosicava abbastanza vendetta e non si accaniva rabbiosamente sullo spolpatissimo osso. Il povero Christian è stato così licenziato nella forma ipocrita ascritta anche a esodi sistematici ( o mirati ) ai quali i sindacati danno contributi generali o specifici. Al povero Christian è toccata la stessa sorte dei tirocinanti in formazione e lavoro, ceduti con i soprammobili da Unicredit, che, alla fine del mal sopportato processo, con algida premeditazione furono ( uno alla soglia dei trent'anni )restituiti ad un altro tipo di vagabondaggio. Di quanto accade in azienda, esulando dai manierismi e dall'ufficialità, non si parla, a nessun livello. Se si sa, si tace, non per superiore discrezione, anche perchè dei successi dei Condottieri si straparla a iosa. Ai livelli intermedi e bassi - ne consegue - al di fuori della mercificatoria destinazione delle persone, non si deve contemplare vitalità, analisi critica di quanto sarebbe doveroso conoscere. Il buon Christian, insomma, era troppo "benestante" e non aveva la "fame" necessaria al personale da riporto, purché addestrato a consegnare intatta la preda che reca fra le fauci. "Perchè è stato espulso? Non sono riusciti ad inserirlo? No, è stato lui poco furbo nel dissimulare la sua neghittosità. Non si è mai abbandonato a deliqui commerciali, a ruggiti terrorizzanti per la savana. Forse costava troppo, insinua un altro Christian, riferendosi a me e dimentico che, in un contesto simile all'attuale neanche lui - forse - sarebbe stato ritenuto idoneo alla caccia indiscriminata e prospetticamente non redditizio. Ci si adegua all'impronta; il lavoro non conta più niente, la regola è variabilmente tarata sulle circostanze reddituali mentre le politiche aziendali - nel caso nostro, il puro profitto - sono insindacabili. Non c'è contrasto a questa logica assoluta, che stornando l'attenzione dall'unico interlocutore reale che il lavoratore ha, nel bene come nel male: l'azienda, la dirotta perversamente sul vicino in micro analisi estemporanee sulle presunte possibilità di sopravvivenza. Dove si sottoscrivono e si applicano gli accordi ( politici ) fra le "parti sociali" - una delle quali è lo Stato, ridotto a conventicola - l'espulsione è accompagnata da un anticipo reale e sostanziale della pensione, tecnicamente definito "differimento", e anche la "buona uscita" è stabilita in 18 mensilità al massimo, impedendo, almeno alla luce del sole, le cospicue trattive sotto traccia che vigevano prima. Credo, anzi so, però, che per la dirigenza permangono. L'omogeneità, la normalità e l'evidente irrazionalità di questo costume risiede nella sua natura di "pubblico" trattamento di prassi private di sostituzione di lavoratori costosi e artritici con giovani disperati, disposti a qualsiasi cosa per qualsiasi stipendio. Chi non assume la cineticità che non lo lascerà più - tanto che il passo cadenzato dei nostri marmittoni è identico per ciascuno, quando scandisce sonoramente l'inarrestabile avanzata del regime, mimetizzandosi nella schiera degli adepti del sacrificio ( tendente al martirio )- è riassegnato alla etologica selezione della strada. , Che cosa ha tradito una insufficiente natura espiatoria? Trafelato, il PBA, che ha raccolto il testimone dal PBE, mi reca una nota del sopraggiungente, in modo che non abbia a perder tempo nell'esplicitarmela personalmente. Costui ha evidentemente rimosso il recente incidente del blocco monolaterale, quella volta temporaneo e dimesso istantaneamente l'aplomb dei giorni successivi, viene a prenderGli ( al padrone della sua lampada )un carnet di assegni. Mi lascia le disposizioni che ha raccolto e si riprecipita, immemore delle avvisaglie. Auguri, buon Christian, non tutto il male viene per nuocere. Scusa, conosci qualcuno che sia interessato a sottoscrivere la nostra polizza assicurativa contro il rischio di perdere il posto di lavoro?

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