martedì 18 agosto 2009

Vuoto sicuro.

La bella soldatessa, ritratta davanti a Palazzo Baciocchi, deve aver posato solo per l'inaugurazione. Oppresso dalla tuta mimetica e dal giubbotto antiproiettile, sosta sotto il sole, fin dal primo giorno, uno spaesato soldatino con a tracolla un fucile mitragliatore alla Terminator, forse scarico, come nelle migliori tradizioni militari italiane. Se così non fosse, ci sarebbe da preoccuparsi, così come si preoccupano i rari frequentatori della sezione del Tribunale di via Garibaldi, che si trovano ad avere a che fare con un impaurito ma inflessibile bambino in divisa e cannone, che ingiunge loro di fare due o tre gesti prima di passare attraverso il metal detector. Come l'addetto di un call center. Due carabinieri, in guardiola, ora oziano. Ho pensato, vedendoli, che per questi poveri soldati addetti alla sicurezza del vuoto cittadino, l'adibizione fosse una forma di punizione - oggi trasmessa anche alla società civile e commerciale, con il nome di mobbing - per non aver "scelto" di fare gli eroi in qualche desolato scenario strategico mondiale. La sicurezza del vuoto.

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