giovedì 20 agosto 2009

Situazioni.

La signora marocchina che fa le pulizie da noi, da poche settimane anche cittadina italiana, prolunga le sue vacanze a Casablanca. Muliebre privilegio. Aspira, con i pochi soldi che guadagna in Italia, a far studiare privatamente l'arabo ai suoi figli, iscrivendoli a scuole private durante i suoi soggiorni in patria. Le rette richieste sono accessibili anche ai migranti.
La sostituisce un signore, impacciato ma efficiente, che sguscia rapido fra la sala e i bagni, mettendo a frutto i suoi quarantacinque minuti contrattuali. L'espressione è severa, ma la voce è flebile. I suoi gesti rari tradiscono incertezza, forse vergogna, come se non vedesse l'ora di farla finita anche per oggi, con quel lavoro che lo degrada, ma solo per lo stretto necessario, in terra straniera.
Alcuni di questi pulitori/pulitrici sono laureati nel loro paese, talvolta in materie economiche, ma in Italia vuotano i cestini di elettricisti e maestre d'asilo raccomandati. Bizzarrie dell'economia di mercato? No, è che l'anarchia è solo del potere.

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