martedì 18 agosto 2009

Milone.

Milone, hai sospeso le tue lotte e ingrassi, ozioso, sotto un vecchio platano? Cosa fa una testa vuota come te quando non è richiesto di menar le mani? Si allena, per riprendere con antica, ma rinnovata lena, le sue sterili contese, di cui altri si dilettano.
Alle 15 del pomeriggio, in un calore da forno nel cuore della cottura, si presenta un cliente, ricco quanto scemo, omonimo di una dei maggiori filosofi iatliani: lui sembra molto ignorante ed interessato solo ai suoi investimenti, a meno che le sue originali frequentazioni, per date ed orari, non siano frutto di esilii familiari o di vuoti esistenziali. Di vuoti mentali, certamente.
Ma tu. Milone, mentre volgi il capo verso di noi, senza comprendere e ti stiri sotto il platano, dandoti una aggiustatina alle palle, alla stessa maniera vagheggi successi fisici, mentre il falso Edoardo sorride impastato come un primate poco evoluto e appone firme su moduli.

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