sabato 22 agosto 2009

Caratteri.

Nel nome si nascondeva il suo destino. Forse il papà o la mamma, trasmettitori dei geni e della cultura ne vagheggiavano la creazione in un loro mondo pre-reale e gliene hanno trasmesso al trascendentalità.
Sta di fatto che Raffaello Lombardi, pugliese barocco e ridondante, trascina la sua vita in tournée, mentre il fratello, raccomandato doc, sbarca il lunario in banca. Se la ridondanza del nome, nelle intenzioni dei creatori, si rivolgeva alla carriera burocratica con una verniciata di cultura o se, improbabilmente, aspirava a che assurgesse alle stelle del firmamento o dello star system, è pettegolezzo per gli estranei. Per il bancario è scuotimento di testa, per l'aspirante attore, cultore di Onan, mediterranea aspirazione alle settanta vergini o simil vergini dell'Islam. Fra la sicurezza borghese di status e la sicurezza soggettiva di affascinare per fottere, si dipana il dilemma dell'attore, nell'un caso e nell'altro.
Ora il Raffaello di Casarano ha preso alloggio a Civitavecchia, vicino alla fabbrica dei sogni di Cinecittà. Per ora gli toccano impacciati approcci con le compagne di compagnia, grossolani tentativi con qualche comparsa, con il rischio di dover fare come i pifferi di montagna. In ogni caso - e glielo auguriamo - se riuscirà a diventare un anfitrione scenografico, il sottostante della gavetta sarà relegato nel ripostiglio dei ricordi e solo l'inconscio tornerà, di tanto in tanto, a disturbarlo. Se non riuscirà a stordirsi quotidianamente, con tutte le recite del caso, durante un intervallo potrebbe decidere di chiudere la sua parentesi. Il fratello, invece, nei suoi momenti di solitudine, a volte rimpiangerà di non aver tentato di godersi gli aspetti creativi del suo carattere.
Ciascuno rappresenta per l'altro il rovescio della propria medaglia e la cartina di tornasole della propria "giustezza".

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