sabato 19 giugno 2010

Milone

Milone, il vetro che, in tempi non lontani, si frapponeva fra gli operatori e il loro prossimo, sub specie clientis, aveva una funzione, oserei dire, morale. Neutralizzava i sorrisi seduttivi, come quelli equini, standardizzava la mimica vis a vis, casomai provocava deformazioni espressive, nel tentativo di farsi intendere attraverso il viscosissimo fluido.
Era la grata del confessore contro l'immodestia o la miseria della carne e, nel caso nostro, contro non accattivanti afrori sudaticci.

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