venerdì 5 ottobre 2012

Incertezze.

Chissà con chi, oggi, svilupperemo le nostre trame, nella solitudine. La città è deserta. Restano aperti, per dovere di bandiera, i network più popolari, mentre, anche negli ospedali e, con enfasi sproporzionata all'importanza, nei tribunali, le presenze sono ridotte all'essenziale. Eppure, entrando e ritrovando ai loro posti i famigli, sempre in servizio, del Credem'a me, nelle stesse positure e nei medesimi atteggiamenti del giorno prima, di poche ore prima, sento frusciar nell'aria fogli di tabulati divisi, un tintinnar sommesso di chiavi, un suono di monetine in bilico negli appositi contenitori. Da una cella all'altra dell'alveare risuonano parole stantie, sia che alludano a pregressi, incompleti adempimenti, sia che ne profetizzino di futuri, intervallati da qualche vaffa' , data l'assenza di testimoni che possano contraddire la nostra presunzione reputazionale. Il più devoto, lo spirito santo del Credem'a me, è stato invitato a leggere la comparazione fra le risultanze semestrali, nostre e di alcuni competitors, puramente immaginifici, piccoli, medi e grandi. Un vocio si leva, breve, dal corso: "chiudi la porta..adesso ci imbratteranno il bancomat". Uno dopo l'altro, tutti si portano alla porta, confusi, incerti sui sitemi di sicurezza da attivare. Per ogni minuzia, esistono evidentemente dei sistemi di verifica conformistica. Una ritardataria autorizzata si presenta alla bussola: mi accorgo che gli accessi sono stati prudenzialmente chiusi. Il piccolo corteo passa rapidamente. il devoto, prima di partire con la sua auto, per il circondario, si provvede del contante necessario a pagare due multe in cui è incappato durante le sue peregrinazioni temporizzate. Lo sparuto drappello di contestatori rifluisce: pochi slogans, niente uova, questa volta per noi, scarsa attenzione, quindi, degli astanti, in vasca, preponderanti per numero e non intimoriti da una falange compatta e organizzata. All'interno del nostro acquario, di specie non esotiche, si consumano gli stessi gesti. I cassieri si dedicano al tesseramento Credem club. Si provvede alla rilevazione dei non associati, per procedere ad un'intensa attività di proselitismo. Le stesse mosse di fine anno, di ogni anno. Ad anno nuovo, ricchi premi e cotillons, che, insieme al buoni benzina e alle retribuzioni pattizie acontributive, costituiscono la cifra dei nostri riconoscimenti e delle nostre promozioni. Due colorati, ma smunti, giovanotti, vengono ricevuti dal nostro promotore devoto: potrebbero essere comparse compaesane per dare un po' di fumo negli occhi, ma anche esponenti della nuova imprenditoria indiana; infine, due lavavetri reclutati al semaforo. Non si conosce l'esito dell'iniziativa, che viene diligentemente annotata a futura memoria ed a difesa da tentativi di svalutazioni commerciali..incentivanti. Il nostro Enrico Toti, che, ieri, è stato respinto a tutti i varchi del T Day, dagli inflessibili miliziani dell'assessore Colombo, ventitré anni di radicalismo ideologico, che mette al bando, dalle 07 alle 22, disabili - anche i ciechi - anziani e tutti i mezzi di trasporto pubblici e privati, compresa la navetta del Majestic-Baglioni, i cui ospiti, dopo aver pagato dai tre ai settemila euro al giorno, per le suites più pretenziose, nei dì festivi devono farsela a piedi o nottetempo. Unica deroga, strana, ma solo apparentemente, perché si tratta di un competitor elettorale e ideologico, a cui in realtà si appaltano, spartendoseli, appositi ambiti e servizi, per il bus turistico scoperto dell'ASCOM, che comunque versa un aggio nelle casse comunali. Improvvisamente, il clima cambia. Altro che sparuta manifestazione di studenti, che, in altre città, ha dato luogo a scontri e reciproche manganellature. Gli ascosi ( impauriti? ) avventori dei nostri servizi si materializzano dalle prossimità e, dalle 10 alle 11,20 a.m. e, ben più concretamente molesti degli ingenui intellettuali in fieri, ci torturano fiondandosi, tutti insieme, agli sguarniti sportelli. Molti, infastiditi per riflesso identitario e per non aver usufruito di un possibile ponte vacanziero, si dedicano alle pedanterie, ai reclami minuti, in una sorta di ritorsione frustrata. Un cliente di Marsala , privo del titolo materiale del "conto-libretto", ma "buon amico di Gargano e di Pappalardo". La documentazione richiesta al luogo dal quale si imbarcarono i Mille per l'infausta impresa, si compendia in un OK, firmato Tal Dei Tali. Capienza accertata, documento fotocopiato e la Vispa Teresa, matricola dell'Alma Mater, già saccente verso il padre finanziatore, può iscriversi. Subito dopo, un'altra marsalese, prodotto della scelta meridionalistica del Credem'a me. Anche lei, come il papà ormai poco coinsiderato della figliola "divenuta sapiente", sembra una brava persona. Vedo che si attribuisce le facoltà di "truccatrice", sullaa carta d'identità. E' nata in Svizzera, durante l'emigrazione. Deve semplicemente accreditarsi un assegno. Ecco, infine, una mamma di San Severo di Foggia, d'impronta borbonico-borghese, recante un assegno circolare, emesso tre anni prima da una filiale ceduta dal faudatario locale a quello reggiano. E' della metà del 2009 ed è un regalo della nonna al nipote, allora diciottenne. E' non più esigibile, ma vorrebbe ugualmente riscuoterlo. Come pass partout, indica il nome del di lei fratello, direttore - specifica - a San Severo di Foggia. L'assegno tornerebbe indietro - le obietto - e se ne va, infastidita, con le pive nel sacco. Nè lei, né io, siamo unitari. Fioccono le richeste di pagamento multe. Tra un po' andremo a prendergli i figli a scuola, Già, come dog's sitter, siamo specilaizzati. Propongo l'istituzione di un servizio di pompe funebri, per lucrare sul servizio, cercare di fidelizzare gli eredi o, in alternativa, per l'estrema, vendicativa depredazione del transfugo.

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