mercoledì 17 ottobre 2012

Calabrache.

Secondo scipero delle scuole in pochi giorni. Penso che l'ultimo, sbiadito ricordo di uno sciopero, fatto o goduto, per i miei giovani colleghi, risalga a quei tempi. Ad un accenno di coro che si leva dai transitanti alla piazza, dai cunicoli della piattaforma, una voce cavernosa domanda e si domanda: " che succede, là fuori?". Altrove, dunque. Un robot informato lo ragguaglia. E pensare che, per convenzione, la scuola è reputata o semplicemente affermata come momento formativo. Dovrebbero, invece di perdere tempo, venire, a spese dello Stato, come apprendisti, al Credem'a me: da noi sì che si cresce. I borborigmi interni si confondono con quelli esterni, perché un drappello dei manifestanti, ancora sparsi, si è fermato a parlare davanti ai nostri accessi; i toni si alzano quel tanto che serve a continuare, intendendosi, la feconda conversazione; un viandante trova ricetto nel vestibolo ante bussole. Lo vedo dal monitor, aspetta che i vandali si decidano a sciamare verso il recinto dei riti ordalici. ecco che una collega, fischiantissima, - deve essere radioattiva - guadagna con inusitata velocità la porta. Deve temere ritorni di fiamma o nuovi arrivi. Probabilmente si era nascosta dietro una colonna e attendeva il momento propizio per mettersi al sicuro. Perché tanta paura? Esternamente non si nota. Il rumore dell'autobus torna a prevalere sul vocio, si può effettuare la prima uscita per il caffé di reparto. Strana gente, i bancari e questi in particolare. Avere un diploma da ragioniere o una laurea in scienze affini, gli fa assumere una spiccata attitudine alla separatezza dalle pubbliche manifestazioni volgari e una pietosa disposizione a recitare, ignorati, gli splendori di Madame Chantal, un noto indossatore travestito, con qualsivoglia salumiere proprietario o negriero autorizzato. Arriva un pensionato-consulente o collaboratore a prodotto, un libero professionista della quiescenza. Ce n'è più d'uno. Non ce la fanno con la pensione, troppe retribuzioni pattizie, troppi contributi non versati. Promotori finanziari e bottegai in cerca di monete si intersecano in un moto incessante di flusso e riflusso, in un vortice miscelatore di gironi. I primi recano con sé impediti clienti che costituiscono la prova che ignoranza e ricchezza non di rado vanno a braccetto, i secondi hanno il problema dei resti, dei blister: la loro vita è uno scarto. I bottegai-laureati, farmacisti et similia, palesano una devoluzione trasformatrice: dalla farmacopea alla chimica fiscale. tre, quattro visite pedanti al dì, prima e dopo i pasti. Per fortuna, saltiamo ancora la somministrazione prima di coricarci. Ieri, Jennifer Lopez, che doveva esibirsi in serata all'Unipol Arena, ha bloccato il traffico in via Indipendenza, nonostante il transennamento e la presenza di vigili urbani, polizia e carabinieri, oltre a non meglio identificati baschi azzurri, che, per età, potevano essere membri di qualche associazione di reduci, ora volontari. Cordoni su due marciapiedi contrapposti, macchine fotografiche e da ripresa...dentro il portone di San Pietro, la mendicante di turno, che tutti ignorano, riesce a sorridere di tanta stupidità. I borsaioli fanno affari d'oro. Oggi, 12 Ottobre 1492, Cristoforo Colombo scopriva casualmente, come già altri prima di lui, ma ufficialmente, l'America. Chissà se la Lopez e i suoi ammiratori, genia di replicanti in ogni angolo di questa piccolissima terra, lo sanno? Vengono a noi, in coppia, due inservienti della CAMST. Fanno le cassiere, le pulizie, portano i soldi, ritirano le monete ( che palle, questa assimilazione con una delle categorie professionali più anodine e meschine: i commercianti , anche i manierismi sono speculari ai nostri, anche l'invidia sotto traccia che si fa sfuggire continui paragoni, circa gli orari e il week end libero ) sparecchiano, tengono la contabilità. hanno un inquadramento conforme e adeguato. Al Credem'a me, molti, troppi, si prestano a fare altrettanto. Dovrebbero lavorare alla CAMST per sentirsi completamente realizzati e non affannarsi più in un avvitamento concentrico verso il basso scambiato per una spinta ascensionale, ma gli imporrebbero il grembiule e non la grisaglia e si sentirebbero, per questo, diminuiti. Ci portano spesso delle monete ossidate o messe a scaldare sul fuoco insieme alle castagne di stagione. Talune sembrano conservate nella muffa. Dicono che siamo favoriti nel cambio con metallo lindo dai rapporti istituzionali che abbiamo con la banca d'Italia. Che confusione di idee, eppure sono certe! Anche noi, Credem'a me, abbiamo intrapreso la risalita controcorrente, come i salmoni verso le faucu degli orsi: dobbiamo preservare i dividendi di centotrentotto azionisti e gli stipendi spropositati di pochi manager, molto inclini a dire e ripetere stupidaggini proterve. La follia agitatoria, lo stordimento produttivistico, il frullatore aziendale, impazzano; il via vai dei soliti quattro gatti, li fa sembrare una legione. Ormai, a prità di caratteristiche fisiche, li confondo: hanno tutti lo stesso passo. Nonostante il mercato bloccato, riprendono le dimissioni, con sottoscrizione di patto di non concorrenza. Stranezze associative e dissociative apparenti. Mai visto un dimissionario firmare clausole inibitorie - fra l'altro di nessun valore, perché la penale sarebbe pagata dal nuovo beneficiario-imprenditore - , quando se ne va. Una ragione ci sarà.

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